Il vilipendio dei simboli religiosi da parte di una certa lobby cristianofoba

di Paolo Marraffa

LA LOBBY LGBT È LIBERA DI INSULTARE SIMBOLI E PROTAGONISTI DELLA NOSTRA RELIGIONE, I CRISTIANI NON POSSONO REAGIRE: MA QUESTA NON È DEMOCRAZIA…

L’essere blasfemi è ormai diventata una tendenza. Va di moda nei gay pride giocare con le immagini sacre, qualcuno sostiene per “destrutturare”, altri credono che invece si dovrebbe trattare di una specifica fattispecie di reato. Chi parla di difendere alcuni diritti, infatti, non dovrebbe in teoria calpestarne altri.

Nel mondo, come rende noto un recente rapporto della Onlus Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs Italia), sono tanti i casi di persecuzione religiosa e anche qualche esponente del mondo Lgbt appare ai nostri occhi come persecutore.

Tra i gay c’è chi si ritiene a sua volta perseguitato o semplicemente discriminato a causa della sua identità sessuale. 

Riprendendo questo concetto, ci domandiamo come sia possibile che molti cattolici oggi non riescano a discernere, a prescindere dalla propria vocazione, cosa sia giusto e cosa invece non lo sia affatto in materia di orientamento sessuale. 

A tal proposito, san Giovanni Paolo II commentava così un gay pride a Roma nell’Angelus del 9 luglio 2000«A nome della Chiesa di Roma non posso non esprimere amarezza per l’affronto recato al Grande Giubileo dell’Anno Duemila e per l’offesa ai valori cristiani di una Città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa non può tacere la verità, perché verrebbe meno alla fedeltà verso Dio Creatore e non aiuterebbe a discernere ciò che è bene da ciò che è male».

I “pride arcobaleno” oggi, rispetto a quando Papa Woytjla rivolse queste parole, sono ulteriormente degenerati. Durante il pontificato di Papa Francesco abbiamo assistito ad uno scempio in certe pratiche pastorali sia per quanto riguarda la confusione su come un cristiano eterosessuale debba comportarsi nei confronti degli omosessuali in generale o dei figli (se li ha) Lgbt, sia per i gay pride, caratterizzati dal vilipendio (sempre più crudele) della Fede. E ultimamente anche il mondo dello spettacolo sta sposando a vari i livelli la blasfemia. 

Vorremmo che qualcuno a livello politico possa frenare questa deriva Lgbt che sta diventando sempre più intollerante e cristianofoba. 

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