Satana si accanisce tanto contro la Santa Messa e l’adorazione eucaristica

di Padre Giuseppe Tagliareni*

NULLA SI ANTEPONGA A CRISTO…

La parola di Dio letta, meditata, contemplata e pregata (“Lectio divina”), unita alla santa liturgia eucaristica sono la fonte principale della vita cristiana. Altra fonte importante è l’adorazione.

Cosè ladorazione? È la forma di preghiera più alta, simile a quella che i beati fanno in cielo. È stare davanti a Dio confessando la propria dipendenza assoluta da Lui, Signore di tutte le cose e unico autore di tutti i beni presenti e futuri. L’anima si prostra umilmente riconoscendo in verità la sua nullità davanti a Dio, ma si trova ad essere amata e pensata singolarmente per nome da Colui che è la Fonte dell’essere e di ogni bene.

Una gioia purissima scaturisce nel cuore che adora. Nell’adorazione Dio non cessa di fare grazia: di perdono e di misericordia (abbraccio); di nuove luci alla mente (rivelazioni); di nuovo fuoco nel cuore (fusione); di purificazione e santificazione della vita; di salvezza per tutti (intercessione).

Dio vuole ladorazione: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai» (Lc 4,8). La creatura che adora ritrova se stessa in Dio secondo verità e integrità, si libera dagli idoli vani, consolida il suo abbraccio di salvezza con Dio, pregusta le nozze eterne con l’Agnello di Dio, impara a lodare, benedire, ringraziare, offrire, intercedere, gioire con Dio e soffrire amando con Lui e come Lui. Si anticipa così la condizione del cielo. È buono fare l’adorazione davanti a Gesù-Eucaristia, Dio con noi, presente nei santi Tabernacoli. Iddio fatto carne è rimasto in mezzo a noi vivo e vero come è in cielo, proprio per accoglierci nella preghiera di adorazione, mezzo precipuo di grazia e di salvezza. Maria di Nazareth, vergine del silenzio e dell’ascolto, umile serva del Signore, ci guida nella conquista di Dio, pur restando tra le mura domestiche e ci accompagna nella preghiera di adorazione fatta in chiesa, davanti a Gesù suo figlio e Signore di tutti.

I monaci esprimono bene la necessità di staccarsi dal tran tran quotidiano, dall’esagitato correre da un posto all’altro tutti presi dalle cose da fare, di chiudere le orecchie alle troppe voci che ci martellano dai mezzi di comunicazione di massa, dall’attenzione eccessiva alle cose che passano presto e non meritano di porvi cuore e mente. Il modo di vivere odierno così veloce, agitato e confuso, sembra fatto apposta per distrarci dall’unione con Dio: unica cosa che ci può salvare. Il monaco invece, rinuncia a tante cose, sosta spesso in chiesa, dirige la mente e il cuore all’Eterno, riscopre la centralità di Cristo e nulla antepone al suo amore e alla sua ricerca.

Lo stile di vita di tanti monaci antichi e recenti ci invita a trovare la strada per ciò che è più necessario nella vita: conoscere Dio e possederlo.

“Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3), dice il Signore. Proprio per attuare la conoscenza perfetta di Dio e il suo possesso è venuto tra noi l’Unigenito, Colui che è “Luce da Luce, Dio vero da Dio vero”, il Figlio di Dio, l’unico che conosce il Padre e può darcene la rivelazione. Allora lo sguardo si punta su Gesù: la sua parola, i suoi esempi, i suoi insegnamenti, i suoi miracoli e soprattutto la sua morte e risurrezione.

Tutto Gesù è presente nell’Eucaristia, che è Dio con noi. L’adorazione a Gesù presente nell’Eucaristia allora, diventa il punto di arrivo della ricerca di Dio per i cristiani prima e per tutti gli uomini poi. Invece di salire sul monte o andare nel deserto per avvicinarsi a Dio, Egli ci viene incontro nel mistero eucaristico su ogni altare. È lì che dobbiamo cercarlo.

Questo fa capire perché Satana si accanisce tanto contro la Santa Messa, l’adorazione eucaristica e la stessa celebrazione domenicale: egli fa tutto perché gli uomini non si avvedano che Dio è venuto loro incontro e si fa facilmente raggiungere in Cristo, fonte della grazia e della vera conoscenza di Dio.

In Gesù è la Misericordia infinita che viene offerta ai credenti nel suo Nome. Per questo la Vergine Maria percorre la terra e chiama tutti gli uomini a suo Figlio. Troppi hanno esaurito il buon vino della gioia e sono tristi, delusi, feriti, avvelenati dalla malizia, confusi dalla Babele odierna, disorientati dalle troppe voci di ammalianti sirene.

La Vergine “Tutta Santa” è scesa in campo per contrastare Satana direttamente e riportare i cuori degli uomini a Gesù. Allora essi ritrovano la via della pace e della gioia.

 

 

 

 

 

 

 

* Padre Giuseppe Tagliareni
(29 luglio 1943 – 25 gennaio 2022), è il fondatore dell’Opera della Divina Consolazione

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