Con tenacia difese la sua fede cattolica e la sua castità

di Mariella Lentini*

ECCO CHI È SANTA AGNESE

Agnese nasce nel 291 a Roma in una nobile famiglia, sotto Diocleziano, nemico dei cristiani. Fin da bambina desidera dedicarsi a Dio e rimanere casta.

Di una bellezza angelica che incanta e che non passa inosservata, ha solo tredici anni quando, nel periodo delle persecuzioni contro i cristiani, il figlio del prefetto di Roma, incontrandola per caso, si invaghisce di lei. L’uomo le promette denaro e pietre preziose per indurla a sposarlo.

Agnese lo respinge con fermezza per proteggere la sua verginità e la promessa fatta al Signore. L’uomo prima soffre le pene dell’amore per non essere corrisposto, poi si vendica e denuncia la ragazzina perché cristiana. Agnese viene arrestata e il giudice usa tutti gli argomenti possibili per convincerla ad abiurare, minacciandola di punizioni atroci e presentandole tanti pretendenti per farla desistere dal suo voto di castità.

Agnese, con tenacia, si oppone proclamando la sua fede cristiana e la sua volontà di mantenere il voto fatto. Condannata a essere esposta in un postribolo, la fanciulla si copre tutto il corpo nudo con i lunghi capelli che il Signore le fa crescere miracolosamente. Gli uomini, intimoriti dal suo aspetto puro e da una luce abbagliante che l’avvolge, non osano avvicinarsi e, quando il figlio del prefetto le si accosta per abusarne, un lampo improvviso lo rende cieco e lo fa morire.

Sant’Agnese, impietosita nel vedere il prefetto disperato per la morte del figlio, prega e fa riaprire gli occhi all’uomo che si ravvede e si converte. Ma i nemici dei cristiani non vogliono lasciarla libera.

Così, per difendere la sua purezza, Agnese offre in sacrificio la sua giovane vita subendo il martirio. Muore il 21 gennaio del 304. A Roma, sul lato occidentale della famosa Piazza Navona, sorge la Basilica di Sant’Agnese in Agone, costruita nel XVII secolo dall’architetto Francesco Borromini.

Il nome Agnese significa casta e pura. La santa ha per simboli l’agnello, il giglio, la palma. È patrona dei giardinieri, degli ortolani, delle fanciulle e delle fidanzate. Protegge contro i pericoli del mare.

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

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