La centralità della politica secondo la Chiesa

di Anna Tortora

RIMANE DA VEDERE COME LA CHIESA VUOLE E PUÒ RENDERSI POLITICAMENTE ATTIVA

La capacità di interpretare i fenomeni politici contraddistingue la Chiesa del Novecento, capace di opporsi con forza e determinazione ai totalitarismi, per poi rinnovarsi con il Concilio Vaticano II.

Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa indica chiaramente la collaborazione tra Chiesa e comunità politica.
“L’autonomia reciproca della Chiesa e della comunità politica non comporta una separazione che escluda la loro collaborazione: entrambe, anche se a titolo diverso, sono al servizio della vocazione personale e sociale dei medesimi uomini. La Chiesa e la comunità politica, infatti, si esprimono in forme organizzative che non sono fini a se stesse, ma al servizio dell’uomo per consentirgli il pieno esercizio dei suoi diritti, inerenti alla sua identità di cittadino e di cristiano, e un corretto adempimento dei corrispondenti doveri. La Chiesa e la comunità politica possono svolgere il loro servizio a vantaggio di tutti in maniera tanto più efficace quanto meglio entrambe allacciano tra loro una sana collaborazione, considerando anche le circostanze di lungo tempo”, riporta il Compendio al n. 425

La politica è come l’anello centrale di una catena che congiunge i valori con la vita vissuta. Senza la mediazione politica i valori rimangono sogno e teoria.

Rimane dunque da vedere come la Chiesa vuole e può rendersi politicamente attiva (senza indebite confusioni), per concorrere ad una nuova società.

“Del resto oggi nessuno più pensa che la nascita della nuova società possa essere il frutto solo di una migliore organizzazione economica, giuridica o militare. Siamo tutti convinti che l’umanità sarà migliore solo se si realizzerà pure un mutamento profondo di mentalità e di costume”, ha scritto Bartolomeo Sorge, in “Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa” (Queriniana).

Solo la politica animata dai valori riesce a trasformare la vita. Si può intavolare un progetto teorico stupendo, fare il modello più bello di Stato, ma perché questo modello passi dalla carta alla vita, c’è bisogno che la politica traduca il progetto nella realtà storica.

“È evidente che la comunità politica e l’autorità pubblica hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all’ordine prestabilito di Dio”, spiega Gaudium et spes, n. 74.

“Dunque la politica (quando è vissuta come si deve, in spirito di servizio, con onestà e competenza) è una delle attività più importanti, perché influisce in modo decisivo all’esistenza umana, e interessa gli aspetti fondamentali della vita e della convivenza civile: la famiglia, il lavoro, la salute, la scuola, la casa” (Bartolomeo Sorge, citato).

È la forza della Chiesa, che si traduce in luce della storia e in mano stretta ai cittadini di buona volontà per costruire una società migliore.

 

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