Genitori oggi: una chiamata alla battaglia per la verità

di Maria Bigazzi

LE INSIDIE NEI CONFRONTI DEI BAMBINI SONO TANTE E GLI AMBIENTI IN CUI ESSI SI DEVONO FORMARE SONO I PRIMI LUOGHI DI PERICOLO

Viviamo in un momento storicamente difficile con ripercussioni in ogni ambito della vita sociale. I primi a essere vittime di una società moralmente decaduta sono i bambini e i giovani, per questo oggi i genitori si trovano ad affrontare battaglie quotidiane per proteggere e crescere i propri figli lontani da ideologie pericolose e da idee che in modo molto sottile e subdolo si insinuano anche nelle cose apparentemente più innocue.

La scuola, che un tempo rivestiva un ruolo determinante in quella che le scienze umane definiscono educazione secondaria ovvero dopo la famiglia a cui è affidata quella primaria, ha subito un progressivo cambiamento diventando una realtà sempre più oppressiva, ideologica, aperta al pensiero unico e dominante, sostituendosi poco alla volta alla famiglia nella formazione di tutti quei valori etici e morali, tradizioni, conoscenze, usi e costumi della cultura di appartenenza.

È la famiglia, infatti, che permette al bambino di imparare a conoscere l’ambiente in cui vive, di assimilare la cultura del proprio Paese, favorendo la costruzione dell’identità. Il nucleo familiare si propone come garanzia sia per i figli, che si formano al suo interno trovando un equilibrio tra gli impulsi naturali e i dettami sociali; sia per la società che trova in esso un vero e proprio pilastro. Oltre ad avere rilievo giuridico-etico-religioso, è anche motore dell’economia e del vivere sociale. All’interno dei rapporti che si vivono nella famiglia, matura la crescita integrale della persona e si crea il fondamento solidale del vivere sociale. 

Oggi però la famiglia spesso si trova lacerata e ribaltata nel suo vero significato naturale, sostituita da nuove forme di unione denominate come “nuove famiglie”, che nulla hanno a vedere con il vero significato del termine.

Certamente si può affermare che parte della decadenza della società dipenda anche dallo sgretolamento della famiglia, già da anni voluto e attuato dalla massoneria e successivamente anche dalla lobby Lgbt.

Tutto ciò è conseguenza dell’abbandono della fede, per cui ogni cosa perde il suo vero significato naturale, per quel rapporto che intercorre tra fede e ragione che sant’Agostino ci insegna: “Credo ut intelligam, intelligo ut credam“. Con gli occhi della fede, infatti, la dignità della persona e la sua interezza non possono essere messi in discussione o sconvolti, cosa voluta dal demonio che odia la Creazione.

Viene da chiedersi in che modo si debba agire oggi, di fronte a tanto male e come soprattutto si possono comportare i genitori che amano i loro figli e vogliono educarli cristianamente in un mondo che presenta come normale e giusto ciò che invece rovina l’uomo e la sua anima.

Non è facile, spesso la paura o lo sconforto possono provare gli animi stanchi di chi quotidianamente combatte per la buona battaglia e per compiere ciò a cui siamo chiamati, ovvero ad operare secondo la vocazione di ciascuno nel tempo in cui viviamo, per cambiare ciò che è contro Dio e l’uomo e di conseguenza verso la dignità unica data dal Creatore.

Sicuramente vivere in grazia di Dio è il primo passo per svolgere al meglio i propri doveri e affrontare le tante prove. È attraverso i Sacramenti, la Parola di Dio e il metterla in pratica, il seguire i suoi precetti e l’abbandonarsi alla Sua volontà anche nei momenti in cui ci si sente oppressi e impotenti di fronte al male, che aiuta a vivere come sale e luce del mondo, nonostante le innumerevoli cadute, che in qualche modo portano a comprendere ancora meglio la battaglia a cui ciascun cristiano è chiamato.

Oggi la figura del genitore, così bella ma carica di responsabilità, ha assunto una valenza ancora più particolarmente importante: sono i genitori all’interno delle famiglie che resistono all’interno del marasma sociale a rappresentare il punto di partenza per riformare nel giusto e buon senso la società, per riportare valori e ideali che rispettano la vita umana nella sua interezza, unita alla bellezza della fede su cui ogni azione deve avere il fondamento. Essi sono chiamati a combattere per la verità in prima linea.

Le insidie nei confronti dei bambini sono tante e gli ambienti in cui essi si devono formare sono i primi luoghi di pericolo. Per questo è bene che prenda vita una scuola fedele ai principi veri e che possa formare alla verità, lo stesso per affrontare i vari contesti comuni. Non si tratta di isolare i propri figli, ma giorno per giorno, mentre vengono cresciuti, aprire loro gli occhi attraverso la Fede, alla bellezza, alla giustizia e verità, ai valori fondamentali.

Se nella famiglia madre e padre sono uniti e fondano il loro amore in Dio, i frutti buoni che ne derivano avvolgono i figli, mostrando loro prima di tutto attraverso l’esempio, qual è la vera strada che pur presentando molti ostacoli, alla fine porterà alla vera felicità.

 

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