Maria De Filippi vittima della stessa “tv spazzatura” che ha diffuso

di Sabina Righetti

CHISSÀ SE MARIA DE FILIPPI SI SARÀ CHIESTA QUANTO ANCHE IL SUO CONTRIBUTO, IN UNA TELEVISIONE CHE HA TRASFORMATO IN PORNOGRAFIA ANCHE I SENTIMENTI PIÙ INTIMI, ABBIA CONTRIBUITO A GENERARE CERTI MOSTRI

In seguito alla richiesta di alcuni fan di poter posare per un selfie, accanto alla famosa conduttrice televisiva Maria De Filippi, proprio in occasione della cerimonia alla camera ardente del marito Maurizio Costanzo, il web si é letteralmente scatenato.

Frasi di disappunto e persino insulti per via della poca sensibilità dimostrata da costoro. Anche altri personaggi famosi e amici della coppia, come Rita Dalla Chiesa, si sono detti indignati.

Ciò che stupisce é invece la reazione della signora De Filippi, che invece di strappare loro il telefonino e calpestarlo, si presta a posare suo malgrado.

Chissà se si sarà chiesta quanto anche il suo contributo, in una televisione che ha trasformato in pornografia anche i sentimenti più intimi, abbia contribuito a generare certi mostri.

Mostro é colui che vede nel dolore dell’altro l’occasione che gli offrirà un attimo di visibilità. Non conosce il pudore e l’empatia, ma già pregusta il momento nel quale i suoi follower poseranno su di lui il proprio sguardo. Del resto è solo il prodotto della tv spazzatura, che sguazza nelle tragedie umane, che osa chiedere alle vittime delle tragedie che cosa provino.

Le finte lacrime dei conduttori, che fingono un’empatia che non hanno, ormai sono diventate la normalità davanti ad un pubblico sempre più anestetizzato e che ha perso il contatto con la realtà del vissuto quotidiano.

Dopo una giornata carica di frustrazioni, per via della difficoltà a farsi prossimo di coloro che incontra, l’italiano medio cerca alla tv qualcosa che non lo costringa a pensare. Meglio farsi spettatore della vita e delle tragedie di qualcun altro. Magari anche versando una lacrima o gioendo per la buona sorte finalmente capitata allo sfortunato di turno.

Un gigantesco “The Truman show”. E come il regista Christof, nel film, la signora De Filippi non può che subire le decisioni di colui che ha sempre tentato di condizionare con fine manipolazione. Non c’é spazio per l’altro nel grande mondo della “tv spazzatura” e in un mondo che ha perso il vero significato della compassione, anche un carnefice può diventare una vittima.

Chissà quale sorte riserverà il mondo dei social ai protagonisti di cotanto affronto. La shit storm pare l’ipotesi più probabile. Chissà se dovranno abbandonare le varie piattaforme social.

Una volta che avremo “tolto la spina” a questi insensibili mostri, sarà per loro possibile una vita al di fuori di Instagram e Tik Tok?

Da quando esiste questa Tv, non smettiamo di interrogarci del perché lo spettatore medio sia attratto dal dolore altrui.

Il termine tedesco Schadenfreude, indica un sentimento di piacere che lo spettatore prova dinnanzi al dolore altrui, ossia il desiderio e la curiosità di conoscerne i minimi particolari morbosi, la soddisfazione di viverlo dall’esterno e poterlo giudicare.

L’empatia che lo spettatore prova, non é altro che un pretesto per rendere accettabile la curiosità per le disgrazie altrui e il pettegolezzo. Il mondo dei social non ha fatto altro che dare visibilità ai sentimenti e alle emozioni nella vita offline.

É sotto gli occhi di tutti l’aggressività nel web. Spesso chiediamo da dove provenga, ma il mostro ha iniziato a crescere tanto tempo fa anche grazie a dei media che hanno reso le persone sempre più spettatrici della vita altrui.

 

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