E’ urgente un intervento del Ministero dell’Istruzione per tutelare la maestra coraggiosa

di Jacopo Coghe*

QUANTO SUCCESSO ALLA MAESTRA MARISA FRANCESCANGELI, SOSPESA CON DECURTAZIONE DELLO STIPENDIO SOLO PER AVER FATTO RECITARE UN’AVE MARIA IN CLASSE, È GRAVISSIMO

Quanto successo alla maestra Marisa Francescangeli, sospesa con decurtazione dello stipendio solo per aver fatto recitare un’Ave Maria in classe, è gravissimo. Un provvedimento spropositato. Assurdo soprattutto se pensiamo che oggi in classe, nel silenzio di politica e istituzioni scolastiche, si insegna ai bambini che il loro sesso è “fluido”, che si può essere maschi o femmine a seconda di come ci si sente, e si può scegliere di essere chiamato con il proprio genere preferito con la Carriera Alias. Al contrario, se si recita una semplice Ave Maria la repressione è immediata e brutale.

E’ urgente un intervento del Ministero dell’Istruzione per tutelare la maestra contro una sanzione ingiusta e dal sapore laicista e anticristiano. Ingiusta non solo per il gesto in sé, ma anche come dimostra la solidarietà espressa dalle famiglie della scuola, dai suoi colleghi, dai sindacati e dalle associazioni di insegnanti e da milioni di italiani sui social.

 

* Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus

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