Cellamare (Cosap): “Almeno 10.000 membri delle forze dell’ordine hanno avuto effetti avversi dopo il vaccino”

di Angelica La Rosa

COVID, PRIMO VIA LIBERA ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA. PD E 5STELLE NON VOTANO. HANNO SCHELETRI NELL’ARMADIO?

In un Paese che continua ad ignorare gli effetti avversi, sono le forze dell’ordine ad accendere i riflettori sui danni da vaccino anti-Covid. «Sono almeno 10.000 i nostri colleghi diventati malati cronici dopo il vaccino Covid. Non guariranno più. E più di 50.000 gli appartenenti alle forze dell’ordine o i militari con seri problemi di salute dopo quegli inoculi». La clamorosa dichiarazione arriva dal segretario generale provinciale del sindacato Cosap (Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia) Torino, Luca Cellamare.

Con un intervento sul quotidiano nazionale “La Verità” Cellamare ha spiegato che «nella maggior parte dei casi si tratta di agenti quarantenni ridotti a svolgere con grande fatica le mansioni di sempre. Hanno problemi di natura cardiovascolare, neurologica, pressione alle stelle, fatica a respirare». In molti casi si tratterebbe di militari guariti dal Covid e che, a causa dell’obbligo vaccinale, sono strati costretti comunque a sottoporsi all’inoculazione, quando non ce ne sarebbe stato bisogno.

Cellamare, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente nazionale Osa (Operatori sicurezza associati) ha spiegato che «di fronte ai primi casi di morti sospette, i medici militari si spaventarono perché non protetti da scudo penale e, in barba ai protocolli, mandarono tutti a vaccinarsi negli hub, dove non veniva fatta l’anamnesi. Se un collega si rifiutava di dare il braccio perché già guarito dal Covid, veniva sospeso».

Secondo Cellamare, al momento le commissioni medico ospedaliere che si interessano delle forze dell’ordine «non si occupano delle reazioni avverse. La maggior parte degli agenti, invece di segnalare le reazioni fa causa di servizio per malattia. Nel giro di 2/3 anni, quando sarà riconosciuta, significherà almeno 200 euro in più al mese, ma sempre molto meno di quello che comporterebbe l’indennizzo per danno vaccinale».

Sembra, quindi, che il ragionamento che fanno in molti sia il pensare che è “meglio accontentarsi di qualche soldo in più che andare allo scontro totale e rischiare guai, sospensioni o peggio”. In questo modo, però, rileva Cellamare, la verità «è destinata a non venire mai a galla. Abbiamo un sommerso spaventoso, perché i colleghi non prossimi alla pensione preferiscono curarsi di nascosto».

Intanto è arrivato il “Via libera” della commissione Affari sociali della Camera alla Commissione bicamerale di inchiesta sul Covid. Un’iniziativa fortemente voluta dal governo e dal partito di maggioranza relativa del governo, Fratelli d’Italia, per fare piena luce sulle ombre della gestione della pandemia nel biennio 2020-2022.

Dall’assenza del piano pandemico ai verbali secretati, dalla carenza dei dispositivi alla gestione delle mascherine alle cure domiciliari negate, dai danni provocati dalla vaccinazione al fare piena luce sugli errori e le approssimazioni dei due precedenti governi, sembra sia tante le materie, e le relative problematiche, che saranno oggetto dei lavori della Commissione.

A votare a favore del disegno di legge è stato il Centrodestra unito e il Terzo polo. La Bicamerale dovrà verificare anche se siano stati rispettati i diritti umani e “le libertà fondamentali costituzionalmente garantite nella adozione e applicazione delle misure di contenimento”, compreso l’eccessivo ricorso ai famosi Dpcm con la decretazione d’urgenza.

I lavori della Bicamerale, composta da 15 senatori e 15 deputati, dovranno concludersi entro la fine della legislatura. I membri della commissione saranno chiamati ad analizzare un’enorme mole di documenti, verbali, scenari di previsione. Compresi i vari piani anti-Covid che il governo Conte ha elaborato o ha ricevuto da altri organi competenti.

Pd, 5Stelle e Verdi, hanno scelto la sceneggiata a favore di telecamera. Sono usciti dall’aula prima del voto, con una decisione dell’ultima ora. A loro dire temono che la Commissione d’inchiesta sul Covid si trasformi in una clava politica contro le opposizioni. Ma l’imbarazzo dei partiti al governo nei mesi dell’emergenza pandemica è palpabile.

“Non vogliamo sostituirci alla magistratura. Ma fare chiarezza su molte vicende che suscitano legittime perplessità sulle modalità con cui è stata affrontata la pandemia. Anche per rispetto al personale sanitario e parasanitario ha fatto l’impossibile per salvare vite umane, ma anche per le vittime e i loro familiari”, ha dichiarato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. “Non sorprende la fuga dal voto dei rappresentanti del Pd e dei 5Stelle: forse si illudono che il miglior modo di fare chiarezza sia quello di non vedere, non sentire, non parlare”.

Gianni Alemanno, portavoce del comitato “Fermare la Guerra”, ha ricordato che «nel testo della legge, tra i compiti previsti dalla commissione, sono inclusi tutti i grandi problemi della gestione dell’emergenza, compresa l’efficacia dei vaccini e l’adeguatezza dei protocolli terapeutici, nonché i conflitti d’interesse dei tecnici che hanno preso decisioni». Alemanno ha organizzato ieri, sabato 15 aprile, proprio su questo, una conferenza sul tema “Verità e Giustizia, una commissione d’inchiesta sulla pandemia” al Teatro Italia a Roma.

Soddisfatto del via libera alla Bicamerale il deputato Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia, ispiratore della Commissione d’inchiesta. “Verificheremo tutti gli aspetti del ‘modello Speranza’, il ministro che ha commesso troppi errori. E poi quello che ha fatto Arcuri, quindi i banchi a rotelle e le mascherine. Ma anche i vaccini, gli effetti avversi e le cure domiciliari. Non ci saranno zone d’ombra: verificheremo tutto fino in fondo”.

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