Kenya, recuperati i corpi di numerose vittime di una setta “religiosa”

di Angelica La Rosa

SECONDO LA CROCE ROSSA DEL KENYA SONO PIÙ DI UN CENTINAIO I DISPERSI

“Per vedere Gesù” predicava il digiuno estremo e così ha causato la morte di decine di adepti. Il protagonista di questa mostruosa vicenda è stato il sedicente pastore kenyota Paul Mackenzie Nthenge. A capo di una setta religiosa di Malindi, cittadina sulla costa del Kenya, il “guru” induceva i suoi seguaci a morire d’inedia.

E così, nell’entroterra di Malindi, in fosse comuni scavate nella foresta di Shakaola, sono già ben 51 i corpi ritrovati. In tutto sarebbero 112 le persone scomparse di cui non si hanno ancora notizie. Adesso le ricerche della polizia stanno interessando una vasta area di circa 300 ettari.

Sul “massacro di Shakaola” è intervenuto anche il presidente keniano William Ruto: “Questa storia è affine al terrorismo. Chiunque utilizzi la religione per intenti criminali è un terrorista e il suo posto non è in chiesa, ma in prigione”.

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