Il risveglio del “drago sindacale”

Il risveglio del “drago sindacale”

di Diego Torre

CHI HA BACIATO LA BELLA ADDORMENTATA?

La bella (?) addormentata si è finalmente svegliata. E non è stato il bacio della Schlein ad operare il prodigio. Da tempo ormai si preparava; anzi tra il suono della sveglia (governo Meloni in carica da ottobre) ed il risveglio sono passati 6 mesi. Certo, già si avvertivano sbadigli e stiracchiamenti, ma finalmente a Bologna il risveglio è stato formalmente acclarato e proclamato, ed il bacio della Schlein è servito da suggello (anche se la poveretta si è beccata qualche contestazione). Conte invece, reduce dallo schiaffo incassato il giorno prima a Massa, ha preferito evitare la rossa piazza bolognese.

Fuori di metafora: la triplice sindacale ha scoperto che c’è troppo precariato e povertà; e che gli stipendi sono fermi da troppi anni. Sul taglio del cuneo fiscale (più volte richiesto invano ai governi precedenti da sindacati e Confindustria) lamentano che esso è a tempo determinato, fino a dicembre (anche se il vicepremier Antonio Tajani ha detto che stanno lavorando per renderlo permanente). Ma l’uovo oggi e (forse) anche la gallina domani, sono proprio da disprezzare?

E negli anni precedenti, quando la Fornero introduceva i voucher, nascevano i contratti a tempo, e si aboliva l’art.18 … loro dov’erano? Nasce il fondato sospetto che certe misure varate da altri governi, non di centrodestra, da questo primo maggio, con la Meloni premier, siano diventate improvvisamente intollerabili e meritevoli di più manifestazioni di protesta in tutta Italia. Vuoi vedere che il bacio del risveglio è quello (indiretto ed involontario) di Giorgia e non quello di Elly?

Che succederà? Nulla. Il governo tirerà dritto, e già i toni e le argomentazioni di CGIL, CISL e UIL sono diversificati e lasciano capire che la “marcia unita” non durerà a lungo. La Schlein tenterà altre sviolinate a sinistra per consolidare il suo PD in via di disfacimento, recuperando qualche consenso rosso e perdendone qualche altro al centro. Landini emergerà sempre più come l’uomo forte (?), leader della vera opposizione al governo di centrodestra.

E per gli italiani che cambierà? Poco, ma non pochissimo. Qualunque siano le buone intenzioni del centrodestra gli spazi di manovra finanziaria sono estremamente ridotti dalla mole schiacciante del debito pubblico e dal patto di stabilità dell’Unione Europea che lega le mani a qualunque governo. Ma anche di quest’ultima tagliola, la più micidiale, i sindacati se ne sono accorti? Facile sparare sul governo italiano, ma su (questa) Europa non si può. È sacra e inviolabile. E non si può pretendere troppo da un drago sdentato e a corto di fiamme.

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Cari ,Sindacati,
Avete provato a mettere un po’ di sale sulla coda (di paglia) dei 2 contendenti ?