Una bellissima testimonianza virile, per resistere alla graticola mediatica e non rinnegare la fede

Una bellissima testimonianza virile, per resistere alla graticola mediatica e non rinnegare la fede

di Gian Piero Bonfanti

UOMINI CHE PREGANO LA MADONNA DI FATIMA PER IL TRIONFO DEL SUO CUORE IMMACOLATO

Il 13 maggio scorso si è tenuto a Milano, presso le Colonne di San Lorenzo, il secondo Rosario degli uomini. Anche in questa occasione, come avvenuto lo scorso 25 marzo, abbiamo riscontrato una grande partecipazione e come InFormazione Cattolica abbiamo presenziato e pregato insieme a tutti i fedeli.

Al termine della recita del Rosario abbiamo incontrato gli organizzatori e li abbiamo intervistati.

Luigi Degan, abbiamo avuto il piacere e l’onore di partecipare anche a questo secondo Rosario degli uomini a Milano, ed abbiamo notato che è stato ancora più partecipato rispetto al precedente…

“Non ho contato quanta gente c’era, però l’impressione è che fossimo in tanti. È stato molto bello e siamo partiti alla grande nonostante ci fosse anche qualche disturbatore”.

Mario Grisafi, siete stati veramente in gamba nella gestione del Rosario e nonostante qualche piccolo inconveniente iniziale ci sembra che tutto sia andato nel migliore dei modi…

“Anche se qualcuno ha cercato di dare fastidio ai fedeli che sono venuti oggi in piazza, alla fine la preghiera è sempre al di sopra di tutto. Prima o poi toccherà anche le persone che in questo momento si sentono più lontano dalla fede, perché solo Dio sa quando è il momento di entrare nell’intimo di ognuno di noi. Quindi l’importante, secondo me, è avere seminato qualcosa.”

Infatti è stata bellissima la testimonianza virile, ma allo stesso tempo anche molto dolce che ha coinvolto molte persone che si sono fermate, persone che sono state catturate da questa preghiera…

“Speriamo di replicare ancora e di coinvolgere anche altre persone o altre associazioni perché queste iniziative devono prendere piede. Dobbiamo diventare un microfono solo in modo che nello stesso istante in più città contemporaneamente possiamo far conoscere agli altri l’amore di Dio che abbiamo nel cuore. Questa è l’unica cosa che può portarci fuori da tutto quello che sta accadendo. Quindi mettiamo da parte le tribolazioni ed i pensieri personali e come ha fatto la Madonna in ginocchio dobbiamo semplicemente abbandonarci perché Lui sa che cosa sia giusto per ognuno di noi”.

Infatti il Rosario è un’arma spirituale molto potente, l’abbiamo sentito e la preghiera è stata molto partecipata. Tra l’altro la peculiarità di questa volta rispetto al precedente incontro è che avete organizzato tutto in accordo con il gruppo del Rosario di Roma.

“Esatto, ci eravamo già gemellati la prima volta ed adesso ci siamo avvicinati ancora di più. Ho notato anche che hanno aderito tante altre città, addirittura è arrivata un’immagine con scritte in lingua araba ed un’altra in polacco. L’importante è prenderci virtualmente per mano, perché davanti a Dio siamo come in un girotondo e ci teniamo uniti tramite la fede. Fino a quando l’uomo non imparerà che su ognuno di noi c’è Dio, a mio parere Dio non interverrà per salvarci. Quindi dobbiamo virtualmente andare contro un muro a sbattere e dire: hai visto, mio Signore Gesù, sono stato incapace di trovare una soluzione, non sono stato in grado di migliorare la mia vita, di fare qualcosa per me stesso e per gli altri. Ti prego, riconosco solo Te come unico e vero Dio, Ti prego, aiutami. È quello che dovremmo fare ogni giorno anche se non è facile.”

È difficile in questi tempi, molte volte la preghiera viene data per scontata ed è necessaria una forte testimonianza…

“Assolutamente sì, tutti noi abbiamo tribolazioni o anche preoccupazioni, ma Dio ci abbraccia tutti quanti”. Ci dice: “amami come sei, metti da parte il tuo “io” ed abbandonati al mio amore infinito” e noi possiamo farlo attraverso la Sua mamma.”

Avete già in previsione una data per il prossimo appuntamento?

“Ne discuteremo nelle prossime ore, nel frattempo se i lettori di InFormazione Cattolica volessero proporre una data o suggerire delle intenzioni per il prossimo Rosario noi ne terremo sicuramente conto”.

Abbiamo avuto anche l’occasione di porre un paio di domande al prof. Julio Loredo di Tradizione Famiglia Proprietà (TFP): può raccontarci qualcosa in merito a questa chiesa davanti alla quale abbiamo pregato?

“Questa è una delle chiese storiche. Innanzitutto queste colonne sono dell’antica via romana, quindi sono di stampo imperiale. In realtà la chiesa è stata costruita in varie epoche, sono praticamente tre chiese, una sopra l’altra. C’è la chiesa romana, che contiene anche la cappella Palatina, che fu utilizzata da Costantino e dai vari imperatori “milanesi”, ovvero che avevano la sede qui a Milano, come Valentiniano I e II, che tutt’oggi si può ancora visitare. Sopra la Chiesa romana, in epoca longobarda, è stata costruita una chiesa romanica e successivamente un’altra chiesa in stile barocco. Il luogo è in Porta Ticinese, quindi importante sia in epoca romana che medievale. Inoltre sulla porta centrale c’è un’iscrizione molto importante riferita a San Lorenzo: _In graticula Sanctum Deum non negavit,_ che tradotto significa che San Lorenzo è stato messo sulla graticola per non aver voluto negare il nostro Signore. Esattamente la situazione che oggi noi cattolici fedeli ci troviamo a vivere. Non sulla graticola di fuoco, bensì su quella mediatica, delle calunnie e della propaganda contraria sulla quale ci troviamo per non rinnegare la nostra fede. Il luogo di San Lorenzo Martire è quindi un luogo simbolico.”

Nel ringraziare il prof. Julio Loredo, quest’ultimo ci ha ricordato che il 13 maggio, anniversario della Madonna di Fatima, è una data che ripropone tutto il messaggio di tragedia e di speranza, in quanto la Madonna promette castighi per tutti i peccati dell’umanità. Tuttavia alla fine promette il trionfo del Suo cuore immacolato, quindi è un messaggio di speranza per tutti noi.

 

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