La pseudo-cultura abortista ha portato l’Italia sull’orlo del baratro, e non solo demografico

a cura di Gian Piero Bonfanti

GRANDE SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE “SCEGLIAMO LA VITA”, CON 40.000 PERSONE CHE HANNO SFILATO PER LE STRADE DI ROMA SABATO 23 MAGGIO 2023

Migliaia di famiglie e cittadini hanno manifestato ieri a Roma per risvegliare le coscienze sull’orribile realtà dell’aborto e per chiedere alle istituzioni di mettere in campo urgenti misure economiche, sociali e culturali per tornare a tutelare la maternità e la paternità e per sostenere le crescenti difficoltà delle famiglie con figli.

Durante la Manifestazione Nazionale “Scegliamo la Vita”, che ha visto l’adesione di oltre 120 tra enti e associazioni, compresa Informazione Cattolica, si sono volute promuovere la cultura e il sostegno alla famiglia e alla vita, con uno sguardo preferenziale per le persone più fragili, disabili, anziani, mamme con gravidanze difficili e bambini non ancora nati.

Infatti, nessun rilancio demografico sarà mai possibile se continueremo a tacere la verità sull’aborto, la soppressione di un essere umano vivo, inerme e innocente nel grembo materno. L’aborto, infatti, non ha solo impedito a circa 6 milioni di bimbi di vedere la luce in Italia dall’approvazione della Legge 194, ma ha generato in 45 anni una diffusa cultura individualista e anti-natalista, trasformando la nascita di un bambino, la maternità e la paternità da valori sociali fondamentali per il bene comune a fatti privati.

“Abbiamo visto il Paese reale scendere in strada e manifestare, gioiosamente, per una società che sia davvero a favore della vita, della natalità e della famiglia. Gli italiani, e questa piazza lo ha dimostrato, non vogliono sostegni per aborto, eutanasia, droghe e utero in affitto. Esattamente il contrario, abbiamo lanciato un messaggio inequivocabile: servono più incentivi, risorse e politiche per sostenere natalità, maternità, conciliazione lavoro-famiglia, lotta alle droghe e alle dipendenze, sostenere i disabili e le loro famiglie e contrastare derive aberranti come, appunto, l’utero in affitto e il suicidio assistito proposto ad anziani, persone fragili e disabili, per questo chiediamo inoltre di rafforzare l’assistenza sanitaria e le cure palliative”, ha dichiarato il dottor Massimo Gandolfini, uno dei due portavoce dell’evento.

“Le migliaia di persone che hanno sfilato hanno testimoniato che nessuno deve essere lasciato indietro, per nessun motivo, dal nascituro all’anziano, passando per il fragile e le famiglie in difficoltà. Migliaia di famiglie, uomini, donne, mamme, papà, anziani, nonni, bambini hanno gioiosamente gridato che non solo è urgente, ma anche bello e conveniente, scegliere e preservare una vita”, ha aggiunto Maria Rachele Ruiu, l’altra portavoce della Manifestazione.

“Fondamentale, a proposito di tutele, è sostenere la famiglia, culla della vita, e il desiderio dei nostri giovani di sposarsi e mettere al mondo figli, soffocati dall’incertezza del presente e del futuro, per vincere l’inverno demografico che attanaglia l’Italia e l’Europa. E la notizia più bella è che oltre ad essere urgente, quella su Famiglia e Vita è un investimento a vincita certa! E non ci stancheremo mai di chiedere aiuti per tutte quelle donne, mamme, indotte o costrette ad abortire: sia restituita loro la libertà di NON dover rinunciare al proprio figlio, perché, come abbiamo ascoltato dalle testimonianze, è profondamente ingiusto abbandonarle al grande inganno doloroso che è l’aborto. Non possiamo poi non ricordare, mentre è in atto la vergognosa fiera Wish for a Baby a Milano, la schiavitù del terzo millennio che vede le mamme vendere i propri bambini per necessità, al mercato dei gameti, alla negazione a tavolino di mamma e papà, al mercato aberrante dei neonati. Ripartiamo da questa piazza – e chiamiamo la politica e le Istituzioni ad essere dalla nostra parte – per far ripartire l’intera società e custodire davvero tutti”.Purtroppo anche in questo 2023 se una donna affronta una gravidanza inaspettata o complicata l’unica opzione offerta dallo Stato è abortire il figlio. Come si può sperare di rilanciare la natalità senza tornare a riconoscere al concepito la piena dignità umana che gli spetta per natura? La cultura abortista ha portato l’Italia sull’orlo del baratro, solo una convinta cultura per la Vita potrà salvare il destino del nostro Paese.

Oggi a mezzogiorno, durante il Regina Caeli, Papa Francesco ha salutato “le associazioni impegnate per la difesa della vita umana”. Eravano infatti presenti, in piazza San Pietro, con una delegazione e un apposito striscione una parte dei partecipanti alla Manifestazione Nazionale di ieri “Scegliamo la Vita”.

“Il saluto di Papa Francesco ci onora e ci incoraggia ad andare avanti per la difesa della Vita in ogni sua fase e per non lasciare indietro nessuno”, hanno commentato Massimo Gandolfini e Maria Rachele Ruiu, portavoci dell’evento.

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