Aborto, ottima notizia per le donne: la stanza di ascolto e aiuto

di Maria Rachele Ruiu*

OGNI ANNO IN ITALIA MIGLIAIA DI DONNE SONO INDOTTE AD ABORTIRE…

Ogni anno in Italia migliaia di donne sono indotte e, di fatto, costrette ad abortire da mancanza di aiuti o alternative valide.

Per questo la stanza di ascolto e aiuto istituita al Sant’Anna di Torino è un successo storico da festeggiare: un’ottima notizia per tutte le donne, che invece di subire la violenza di essere abbandonate alla grande solitudine dell’aborto, vedranno finalmente rispettato il loro diritto a non abortire e ad essere aiutate quando in difficoltà con alternative all’aborto valide.

Agghiaccianti e inquietanti, invece, le polemiche della vicepresidente del Senato e senatrice PD Anna Rossomando, della vicepresidente del PD e senatrice Chiara Gribaudo e della consigliere regionale del M5S Sarah Disabauto: qual è il problema se ad una mamma si offrono alternative all’aborto? Quale se una donna inizialmente intenzionata ad abortire cambia idea e accoglie la vita del figlio? Quale se una donna che non può crescere il proprio figlio decide comunque di custodirlo fino alla nascita per poi affidarlo in adozione?

Che male vi fa se nasce un bambino, perché possa portare il suo contributo unico, irrinunciabile, irripetibile di amore alla vita di sua madre, dei suoi cari, e a quella di tutta la nostra società?

Rifiutiamo questa visione misogina e agghiacciante per cui il fantomatico “diritto all’aborto” diventa quasi dovere, per cui le donne possono essere aiutate solo ad abortire, ma in cui non si possono offrire alternative per custodire la vita dei figli e in cui la famigerata autodeterminazione indica i nostri figli come problemi da eliminare.

Guardiamo invece con speranza a chi si spende per risolvere tutte le ingiustizie che ci rendono complicato essere mamme, a chi costruisce una società che festeggia quando da una gravidanza inaspettata sorge e splende la vita anziché la morte, quando cioè si moltiplica l’amore, seppur nelle difficoltà.

Ringrazio quindi, come donna e madre, l’assessore regionale Maurizio Marrone, l’Aou Città della Salute e della Scienza di Torino e la Federazione regionale del Movimento per la vita (FederviPa)/Centro di aiuto alla vita per questo prezioso progetto e auspichiamo che la stanza di ascolto e aiuto per le donne si istituisca in ogni ospedale del nostro Paese, perché a tutte le donne sia restituito il diritto di essere accolte e di accogliere i figli, già vivi, che hanno in grembo: difendiamo la libertà di non voler lasciare indietro nessuno, di costruire una società che si prenda cura di tutti, senza scartare nessuno, nell’accoglienza incondizionata di tutti, anche delle mamme e dei figli meno fortunati.

* Membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia onlus.

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