Le ridicole fisime dei “gretini” alla Gassman

di Pietro Licciardi

IN UN POST IL NOTO ATTORE SI VANTA DELLE SUE VIRTU’ ECOLOGISTE

Qualche giorno fa è comparso su Facebook un post di Alessandro Gassman, l’attore, in cui si vantava di darsi da fare per l’ambiente perché usa l’auto elettrica, usa borracce al posto delle bottigliette di plastica, chiude l’acqua quando si spazzola i denti al mattino o si insapona sotto la doccia. Premetto che non ho nulla contro il signor Gassmann ma in quanto personaggio pubblico che pubblicamente fa vanto delle sue virtù ecologiste, invitando all’emulazione, non posso fare a meno di osservare che il nostro ha disegnato il ritratto del perfetto gretino; ovvero di colui che con ignorante pressappochismo si crede ideologicamente virtuoso quando, al contrario, non solo la sua millantata virtù è ininfluente ma spesso controproducente.

Cominciamo ad esempio dall’auto elettrica, ma anche dalla bicicletta, dal monopattino, dallo scooter… Ad oggi, i materiali più utilizzati per produrre batterie che alimentano questi mezzi sono manganese, il nikel, il litio e il cobalto, tutti altamente inquinanti, come sono altamente inquinanti i cicli lavorativi ad essi collegati. L’estrazione di cobalto in particolare produce scarti tossici che possono inquinare sia l’ambiente circostante sia l’aria. Non solo, circa il 70% di questo materiale si estrae in Congo, in miniere in cui si usa manodopera minorile e gli scavatori lavorano in condizioni disumane. Sorvoliamo sul fatto che le stesse anime candite che ieri si indignavano con le multinazionali dell’abbigliamento per lo sfruttamento dei bambini del Terzo mondo, oggi a quanto pare, in ossequio alla nuova religione ambientale, non hanno nulla da dire, ma se poi si tiene conto che è la Cina a detenere il quasi monopolio della produzione di batterie destinate alla locomozione, ovvero un paese al quale importa un fico secco della sostenibilità ambientale delle sue fabbriche, il cerchio si chiude.

E della facilità con cui le auto e gli altri mezzi elettrici prendono fuoco ne vogliamo parlare? Per estinguere l’incendio di una auto elettrica occorre quaranta volte più acqua di quella necessaria per una normale automobile. Ma per fortuna ci sono il signor Gassman e i gretini che chiudono il rubinetto quando si insaponano.

Probabilmente erano assenti quel giorno alle scuole elementari, quando la maestra spiegava che l’acqua è uno dei beni inesauribili di cui possiamo disporre. La pioggia infatti cade e, dopo essere stata utilizzata, viene assorbita dal terreno o si riversa in mare, dove evapora per poi tornare sulla terra sotto forma di pioggia. Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti è perciò ridicolo, almeno alle nostre latitudini, in cui la pioggia c’è ed è abbondante.

Certo, può capitare che in casi veramente eccezionali – al contrario di quello che la tv e i giornali vogliono farci credere – vi siano lunghi periodi di cielo sereno, ma la tecnologia e la sapienza umana – che oltretutto i gretini vorrebbero limitare “per il bene del pianeta” – ci fa dormire sonni tranquilli dal momento che ovunque in Europa vi sono bacini naturali e artificiali che fungono da scorta, una capillare rete di acquedotti e depuratori, anche industriali. Inoltre i progressi in campo agricolo hanno portato ad una riduzione dell’uso di acqua per l’irrigazione – l’impiego più massiccio che si fa di questo elemento – di oltre il 70%.

Quelli come il signor Gassman invece pensano evidentemente di stare in Africa, dove piove assai meno e dove governi incapaci e corrotti anziché scavare pozzi e costruire acquedotti imboscano il denaro pubblico nei loro conti in svizzera o finanziano le loro guerricciole tribali. Probabilmente dieci anni fa hanno anche votato “Si” al referendum per la gestione pubblica dell’acqua, consegnandone il monopolio alle municipalizzate e ai Comuni, col risultato che le bollette sono lievitate mentre la manutenzione degli acquedotti è rimasta un optional. Così grazie anche ai risparmi idrici dei gretini alla Gassman nessuno si preoccupa di quel 60-70% di acqua che continua a perdersi lungo gli acquedotti pubblici.

Infine una parola pure sulla plastica. A parte che in molti casi si tratta del materiale ecologicamente più sostenibile ma, se la sostituiamo col vetro ne occorre una quantità 24 volte maggiore per confezionare la stessa quantità di liquidi. Se poi pensiamo al riciclaggio occorre una quantità enorme di energia e acqua per non parlare delle emissioni della famigerata CO2 in quanto il vetro fonde a 1500 gradi centigradi, mentre la plastica usata per le bottiglie fonde a 300. Eh! ma i gretini usano le borracce! Si, di alluminio, che fonde a oltre 600 gradi mentre per produrre una sola lattina in alluminio da 33 ml vengono inquinati 38 metri cubi d’aria, consumati 18 litri d’acqua e distrutti 30 centimetri cubi di suolo

Anche in questo caso i gretini pensano di salvare il pianeta da  questo nostro minuscolo scampolo di mondo, dove la plastica viene raccolta, fusa o riciclata, facendo finta di non sapere che le immagini terroristiche diffuse dalle tv delle isole di plastica che galleggiano negli oceani sono il risultato delle piene, delle alluvioni e degli tsunami che periodicamente devastano il vasto continente asiatico, in cui di plastica ce n’è a sfare, nella indifferenza dei 4 o 5 miliardi di asiatici che hanno altro a cui pensare che alle fisime ecologiste del signor Gassman e dei suoi emuli gretini.

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Grandi verità. Chissà se i gretini alla Gassman rinsaviranno mai!

non ci si aspettava nulla di meno idiota da Gassman…. arcobaleno, progressista, buonista, politicamente corretto, pd-rolex, ecologista ecc ecc. L’intellighenzia da centro storico, di sinistra perchè così deve essere (tanto le idee non contano, sempre che ci siano nella testa).

Quante puttanate in un solo articolo!!!
Essere negazionisti, visto tutto quello che sta succedendo in tema di clima, è o in malafede o da deficienti . Fate voi. E togliete quel cattolici dal vostro nome perché non avete proprio niente di cattolico ma solo odio verso chi la pensa diversamente da voi.