I veggenti autentici delle varie apparizioni sono da tenere in grande considerazione

di Padre Giuseppe Tagliareni 

DOBBIAMO IMPARARE A FARE LA VOLONTÀ DI DIO E PERDONARE LE OFFESE

Dio ama parlare agli uomini e dirigerli nel cammino verso il Cielo.

Se non ci fosse stato il peccato, tutti quanti gli uomini avremmo sentito chiara la voce di Dio nel cuore.

Purtroppo il peccato ha oscurato la presenza di Dio e dato precedenza ad altre voci: quella del demonio tentatore, quella della carne, quella del possesso dei beni terreni, quella del successo nel mondo.

Allora Dio manda i Profeti: uomini santi, eletti a portare i richiami di Dio, a dire i suoi giudizi, a compiere miracoli, a profetizzare il futuro, a dirigere operazioni di guerra, ad annunziare l’avvento del Regno di Dio.

Tanti furono i Profeti; tra di questi Elia ed Eliseo vissuti nel IX secolo a. C. Prima c’erano stati altri come Samuele, Natan, Gad e poi altri ancora: Isaia, Osea, Geremia, Ezechiele, Daniele e tanti altri. Ultimo fu Giovanni il Battista. Dio manda sempre i suoi Profeti: oggi essi sono i veggenti autentici delle varie apparizioni. Essi sono da tenere in grande considerazione.

La preghiera dei cristiani è il “Padre nostro che sei nei cieli”. Essa contiene tutto ciò che è da chiedere a Dio e nell’ordine giusto. Il Padre ci riconosce per figli se viviamo con Gesù e perciò ci accontenta. Ma dobbiamo imparare a fare la sua volontà e perdonare le offese, altrimenti non ci ascolta e ci giudicherà con rigore.

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