San Francesco aiuti la Chiesa a leggere il Vangelo come lo leggeva lui…

di Giuliva Di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA

Mercoledì 4 ottobre – San Francesco d’Assisi

Mt 11, 25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Il Vangelo di oggi è scelto dalla liturgia per festeggiare San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, grande mistico, conosciuto come il “poverello”. Per questo il testo del Vangelo riporta le parole di Gesù: Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Francesco ha vissuto in questa lode di Gesù, facendosi piccolo e povero. Francesco ha seguito la via di Gesù, ha imparato da Lui a essere mite e umile di cuore. Oggi chiediamo al nostro caro santo patrono italiano di aiutarci a vivere la mitezza e l’umiltà di cuore, a leggere il Vangelo come lo leggeva lui, non come un testo di saggezza, ma come un tesoro da vivere e da celebrare, perché possiamo essere veri figli di Dio. Preghiamo con le parole di San Francesco, mentre oggi ci affidiamo alla sua preghiera: Sommo, glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio e dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta, senno e conoscenza, o Signore, affinché adempia il tuo santo e verace comandamento. Amen.

 

Foto di Robert Cheaib da Pixabay

 

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