La salvezza passa nella vita di tutti, ma è necessario accoglierla e convertirsi

di Giuliva Di Berardino 

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA

Lc 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Giona fu un segno per quelli di Ninive. Il testo del vangelo di oggi ripete per 4 volte il nome di Giona, un profeta conosciuto agli ascoltatori di Gesù perché la sua storia è molto curiosa. Dio affida a Giona una missione che inizialmente il profeta rifiuta fuggendo e imbarcandosi verso la direzione opposta a Ninive, la città in cui il Signore lo inviava. Succede però che Giona viene gettato in mare perché si riconosce come la causa di una tempesta. Convinto di andare incontro alla morte, viene salvato provvidenzialmente da una balena dove resta per tre giorni e tre notti. Poi viene rispedito sulla riva della città di Ninive e lì non potrà che svolgere la sua missione. In tre giorni riesce a convincere i niniviti a far penitenza e convertirsi. Giona allora un segno per quelli di Ninive, un segno della salvezza di Dio che arriva dove deve arrivare, nonostante tutto, e spesso percorrendo vie incredibili, che sfiorano perfino la morte.

Ricordando il personaggio di Giona, Gesù desidera ricordare alle folle che la salvezza passa nella vita di tutti, ma è necessario accoglierla e convertirsi. Gesù c ricorda che sia la regina del Sud, che i niniviti avranno qualcosa da dire nel giorno del giudizio perché non si può dire di aver accolto la salvezza se non ci si è convertiti, se non ci si rende conto che qualcosa è cambiato nella nostra vita a partire da un giorno, il giorno in cui abbiamo incontrato uno più grande di Giona, una persona che ci ha salvati nel modo più forte possibile, non solo con le parole, ma con tutta la sua vita e questa persona è Gesù. Oggi rivolgiamo a Lui il nostro cuore, convertiamoci e accogliamo la Sua salvezza.

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