La totale appartenenza della Vergine a Dio fin dall’infanzia

di Giuliva Di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA

Presentazione della Beata Vergine Maria
Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

In questo giorno la liturgia ci fa celebrare la memoria obbligatoria della dedicazione al tempio di Maria. Secondo la tradizione orientale, raccontata nel Protoevangelo di Giacomo, testo apocrifo del secolo II, Maria, all’età di tre anni, venne affidata al Tempio di Gerusalemme. Certamente questo gesto, non prescritto dalla Legge, indica la totale appartenenza della Vergine a Dio fin dall’infanzia.

È una ricorrenza molto cara ai cristiani d’Oriente, anche perché è anche la festa della dedicazione della Chiesa di Santa Maria Nuova (543) costruita presso il tempio, a Gerusalemme. Il Vangelo di oggi mette al centro della nostra attenzione il valore universale della fede che Maria, la madre di Gesù, ci ha insegnato facendosi discepola di suo figlio e per noi modello di discepola, è lei che ci insegna ad essere sorelle, fratelli, madre di Gesù.

La fede umile di Maria, viene riconosciuta da Gesù come grande, perché è la sua fede, la sua persona, che introduce tutti gli uomini e le donne della terra nella grande famiglia di Gesù. Preghiamo, allora, Maria in questo giorno, perché sia lei a renderci sempre più simili a lei, per essere anche noi veri discepoli di Gesù.

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