Quanti gesti di condivisione, di dono, di gratuità facciamo nelle nostre giornate?

di Giuliva Di Berardino

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO A CURA DI UNA TEOLOGA LITURGISTA

Lc 21,1-4

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il vangelo di oggi ci ricorda la bellezza della generosità. Gesù si trova nel tempio, che osserva le offerte nel tesoro del tempio. Innanzi tutto vede i ricchi, e questo non ci stupisce perché i ricchi emergono sempre: hanno più possibilità per emergere in quanto hanno la possibilità di essere educati, di vestire alla moda, di assumere atteggiamenti che li distinguano dagli altri. Poi, Luca, l’autore del testo, ci fa notare che però Gesù vide anche una povera vedova che gettava due monetine nello stesso luogo in cui i ricchi avevano fatto le loro offerte. Ecco, noi forse avremmo visto solo i ricchi, Gesù vide anche questa povera vedova: una donna sola, povera, perché le vedove al tempo di Gesù erano povere, se non venivano prese come spose dal fratello del marito defunto, o da un altro uomo, secondo la legge del levirato. Sembra proprio che per Gesù ricchi o poveri abbiano la stessa dignità perché sono entrambi sotto il suo sguardo. Ciò che tuttavia fa notare Gesù di questa vedova è l’unica cosa che, secondo Lui, può davvero fare la differenza tra gli esseri umani: la capacità di donare non del superfluo, ma tutto quello che aveva per vivere, dice Gesù. Il messaggio è chiaro: non è il valore oggettivo delle nostre offerte a renderci più cari al Signore, ma il valore personale che quell’offerta è per noi, davanti a Dio. Posso fare grandi cose e offrirle a Dio, ma posso fare anche azioni piccole e agli occhi di tutti perfino inutili, che però davanti a Dio assumono un grandissimo valore. L’aveva capito Santa Teresa di Gesù bambino, che diceva alle sue consorelle: “basta uno spillo raccolto per terra con amore per salvare un’anima”. Chiediamo anche noi oggi al Signore la grazia di trovare gioia nel fare bene le piccole cose di ogni giorno, sapendo che, tutto quello che facciamo ogni giorno, soprattutto ciò che facciamo in silenzio e senza farlo notare, il Signore lo vede e ne conosce profondamente l’intenzione e l’amore. 

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