L’aggressione rabbiosa del mondo liberal-massonico e gli altri errori moderni

di Diego Torre

LA CONFUTAZIONE DEGLI ERRORI DELLA MODERNITÀ

Era chiaro nella coscienza del Beato Pio IX che la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione (Solennità che festeggeremo domani) andasse di pari passo con la confutazione degli errori della modernità, intesa come sistema di pensiero. Egli inizialmente pensava di unire strettamente i due aspetti evidenziando lo stretto legame, ma dovette rinviare di ben 10 anni la pubblicazione di Sillabo e Quanta Cura, che vengono alla luce l’8.12.1864, suscitando l’aggressione rabbiosa del mondo liberal-massonico.

La modernità si fonda sull’autosufficienza dell’uomo, della sua ragione, della sua capacità di definire il bene ed il male. E’ l’antica presunzione dell’Eden che vestì allora i panni del liberalismo e oggi quelli del relativismo.

E’ l’immacolato concepimento dell’uomo, buono per sua natura (Rousseau), che si salva da solo in questo mondo. Coloro che “… ritengono una favola non solo il peccato originale, ma anche i danni che ne scaturirono: che, cioè, la radice del genere umano sia corrotta; che tutta la discendenza degli uomini sia guastata; che in tal modo sia entrato tra gli uomini il male, e che quindi fosse inevitabile la necessità di un Riparatore. Ammessi questi principi, è facile comprendere che non vi è posto per Cristo, per la Chiesa, per la grazia, e per tutto l’ordine soprannaturale: in una parola, l’intero edificio della fede viene scosso dalla base.” (S. Pio X, Ad Diem Illum,1904).

Ma “Il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, che oggi solennemente celebriamo, ci ricorda due verità fondamentali della nostra fede: il peccato originale innanzitutto, e poi la vittoria su di esso della grazia di Cristo, vittoria che risplende in modo sublime in Maria Santissima. L’esistenza di quello che la Chiesa chiama “peccato originale” è purtroppo di un’evidenza schiacciante, se solo guardiamo intorno a noi e prima di tutto dentro di noi. ” (Benedetto XVI, Angelus, 8.12.2008).

La Vergine SS. ed il serpente sotto il suo piede sono un’icona che accompagna la storia dell’umanità dalla Genesi all’Apocalisse. Lourdes non è soltanto la glorificazione del privilegio dell’Immacolata Concezione, ma anche la risposta del cielo agli errori di 19° secolo, che sono gli stessi del nostro tempo. Questo spiega l’insofferenza o l’ostilità di tanti, anche chierici, verso tale verità.

“Dobbiamo dire grazie anche a Lourdes se in Francia molti cattolici hanno conservato la fede, dopo la crisi del post-concilio. Ciò che molti teologi contestavano, deformando e male interpretando i testi approvati dai padri conciliari, era il culto a Maria, che a Lourdes aveva il suo epicentro. I teologi accusavano Lourdes di superficialità e di superstizione e molti di loro giunsero addirittura a chiedere la celebrazione di un terzo concilio ecumenico per cancellare definitivamente quel che rimaneva della devozione mariana”(R. Laurentin, Intervista a Tornielli, 2008).

Guardiamo invece, con filiale fiducia, a Colei che non solo fu concepita senza peccato, ma che disse ancora di più di se stessa: “Io sono l’Immacolata Concezione” .

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments