La novena di Natale ci fa cogliere il valore delle tradizioni oscurate dal consumismo

di Mariastella Vanella

MENTRE L’ERA MODERNA DEL CONSUMISMO MORDI E FUGGI, TENDE A FAR SPARIRE I SIMBOLI CRISTIANI, LA NOVENA DI NATALE È UN SEGNO CHE CI INVITA A RALLENTARE, A FERMARCI…

Le novene annunciano e preparano ad una solennità, sono esperienza di preghiera comunitaria, spiritualmente forte, tramandata di generazioni in generazioni.

La novena di Natale, come per magia, mi riporta alla mia infanzia, dove al mattino presto, per le vie del paese dove ho vissuto, il suono delle zampogne, entrava dolcemente nelle case, con la stessa delicatezza di Chi in punta di piedi bussa e chiede di entrare nei nostri cuori.

Sembra che la pia pratica della celebrazione di una novena affondi le sue origini al momento in cui Gesù ascese al cielo, quando, Maria Santissima, con gli apostoli e altri discepoli, pregarono per nove giorni fino alla domenica di Pentecoste.

Così ci si trova, appunto per i nove giorni che precedono la festività, a recitare la stessa preghiera accompagnata da canti. Spesso è il canto che rende la novena emotivamente coinvolgente, un turbinìo di sensazioni pervade l’animo. Credo che la novena di Natale sia quella più partecipata: ci prepara alla solennità del santo Natale, alla nascita di Nostro Signore. Cominceremo a cantare e ad ascoltare il magnifico “canto delle profezie”. Nelle sere di freddo, nel tempo dell’attesa, sembra che i cuori pulsino all’unisono, sincronizzati, come se tutti seguissero il ritmo di un metronomo: in realtà seguono Altro, seguono la via che porta all’Evento.

In quel momento il canto non serve ad abbellire la liturgia, ma è esso stesso liturgia: il canto mette in comunione ed in comunicazione con Dio, per questo motivo è per me, come una terapia anche solo ascoltarlo.

Mentre l’era moderna del consumismo mordi e fuggi, tende a far sparire i simboli cristiani, la novena di Natale è un segno che ci invita a rallentare, a fermarci, a cogliere il valore delle tradizioni natalizie, che fanno parte del patrimonio della nostra fede e della nostra cultura, per trasmetterle alle nuove generazioni.

L’accensione delle candele nelle settimane precedenti, nelle domeniche di Avvento, sia apertura del nostro animo alla vera Luce. In silenzio ed in atteggiamento di ascolto potremmo comprendere e vivere appieno il mistero della nascita di Gesù.

 

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Parole che fanno fiorire un oasi in un deserto sconfinato