Accettare di fare la volontà di Dio
di don Ruggero Gorletti
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COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO
Giovedì dopo le Ceneri
Luca 9, 22-25
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
COMMENTO
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Prendere la propria croce non significa cercare la sofferenza. Il Signore non ce lo chiede. Prendere la propria croce significa accettare di fare nella nostra vita la volontà di Dio, anche quando significa accettare sacrifici e rinunce, Accettare di fare la volontà di Dio spesso ci da fastidio perché noi siamo portati a voler essere autosufficienti, a non dipendere da nessuno, neanche da Dio.
Non ci piace che la nostra vita sia nelle mani di un altro, fosse anche Dio. Ma è invece accettando la volontà di Dio che la nostra vita verrà salvata, cioè potremo vivere pienamente la nostra esistenza terrena, nella pace e nella gioia, pur con tutte le limitazioni e le sofferenze che questa nostra vita talvolta ci riserva, e soprattutto potremo essere accolti nella gioia piena ed eterna del Paradiso.
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