Arrivano il controllo delle emozioni e la raccolta dei dati attraverso un chip cerebrale
di Emanuela Maccarrone
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IL PROGETTO NEURALINK SARÀ IL MODO PER CONTROLLARE GLI ESSERI UMANI? IL TRANSUMANESIMO VERSO LA CREAZIONE DI UN SUPER IO?
La scienza è un dono di Dio. Il Padre Celeste elargisce a ogni uomo dei doni affinché ogni essere umano, senza distinzione alcuna, possa contribuire in misura differente e in base alla propria vocazione al benessere comune, poiché tutti gli individui fanno parte della stessa famiglia: quella umana e in quanto esseri limitati necessitiamo del reciproco aiuto.
A causa del peccato originale, per il quale l’uomo ha perso la grazia divina, gli esseri umani sono mortali. In questo contesto, Dio è venuto incontro agli uomini concedendo ad alcuni il dono della scienza come strumento a servizio del benessere e dello sviluppo dell’intera famiglia umana.
Tuttavia, fino a che punto può spingersi la scienza? Fino a che punto l’evoluzione scientifica è un aiuto per l’umanità? In questo contesto è necessario fare spazio all’etica cristiana, perché solo attraverso la Sapienza divina le attività umane sono effettivamente incentrate al rispetto della dignità umana.
In questi ultimi tempi, stiamo assistendo a ‘ un’evoluzione scientifica’ che ammette la regressione dell’etica umana. In nome di un presunto progresso vengono legalizzate pratiche quali l’aborto, l’eutanasia, il suicidio assistito e qualsiasi altra pratica scientifica considerata come ‘ evoluzione dell’umanità’.
Non da ultimo l’iniziativa di Elon Musk, il secondo uomo più ricco del mondo, consiste nell’impiantare un chip nel cervello umano allo scopo di regolare l’umore, bilanciando i livelli ormonali all’interno dell’ipotalamo.
Il progetto, chiamato Neuralink, è stato sperimentato su una scimmia e riguarda non solo il controllo delle emozioni, ma anche la raccolta dei dati attraverso connessioni sempre più sofisticate tra computer e cervello umano, in altre parole il chip può connettere cervello e computer per la trasmissione dei dati.
L’idea, come ha affermato Musk, prende spunto dal concetto di ‘neural lace’ (laccio neurale) che si trova nei racconti di fantascienza dello scrittore scozzese M.Banks. Ma l’informazione più inquietante è che siamo nel campo del cosiddetto ‘transumanesimo’. Quest’ultimo è un concetto che fu coniato dal gesuita filosofo, teologo, antropologo e geologo Pierre Teilhard de Chardin secondo il quale l’evoluzione umana dovrebbe culminare nella creazione di un ‘ Super Io’.
Secondo i transumanisti, occorre utilizzare scienza e tecnologia per superare le limitazioni umane. In tal senso, è legittimo alterare l’uomo stesso per abolire l’invecchiamento, sconfiggere le malattie, aumentare le capacità fisiche e intellettuali, ossia l’obiettivo è di creare una nuova specie vivente ‘postumana’.
E’ evidente che, nel momento in cui ci sarà un ‘ super uomo’, si introdurrà inevitabilmente una gerarchia tra gli esseri umani:i più dotati e i meno dotati, dando vita a un’organizzazione basata su una differenziazione degli individui.
Questi argomenti sono stati affrontati anche in alcune catechesi di padre Livio (‘L’uomo nuovo senza Dio’ del 19 settembre 2020 e ne ‘Il ritorno del modernismo’ del 18 settembre 2020) e, in parte, sintetizzati in un nostro precedente articolo del 25 settembre 2020.
E’ in questo contesto che occorre ribadire l’importanza dell’etica cristiana, teorizzata e sviluppata nel corso dei secoli da molti laici cattolici impegnati nell’economia, nella politica e nelle varie scienze, affinché l’uomo nella sua evoluzione persegua fini volti a migliorare l’umanità, promuovendo le virtù e il rispetto della dignità umana.
E’ bello ricordare agli uomini che in ognuno c’è quella scintilla di Dio che ci rende unici e speciali. Sono proprio i nostri limiti, le nostre imperfezioni e i nostri difetti che ci rendono umani e, quindi, empatici verso il prossimo. Negare questa verità comporterà la creazione di una società disumanizzata.