L’e-learning del futuro parla Made in Italy

di Valeria Pomponi

OLOGRAMMI E AI, UN CONNUBIO CHE RIVOLUZIONA L’APPRENDIMENTO A DISTANZA

Il settore dell’e-learning non conosce battute d’arresto, con prospettive di crescita che si estendono fino al 2032. A fare da traino sono l’aumento della domanda di materiali educativi di alta qualità e la crescente necessità di competenze tecniche aggiornate in vari settori.

Secondo Global Market Insights Inc, società di ricerche di mercato e consulenza gestionale, nel 2022 la dimensione mondiale del mercato dell’e-learning ha raggiunto un valore di 399,3 miliardi di dollari. Le proiezioni future indicano inoltre un aumento dei ricavi, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 14% tra il 2023 e il 2032, raggiungendo un valore stimato di un trilione di dollari.

Una finestra sul panorama attuale e sulle prospettive future delle tecnologie di apprendimento a livello globale è rappresentata da Learning Technologies 2024, la fiera più importante al mondo in ambito e-learning, con oltre 10.000 partecipanti provenienti da 50 paesi diversi, 200 seminari imperdibili e 200 espositori internazionali.

L’evento londinese, in scena in questi giorni, ospita anche innovazioni avveniristiche Made in Italy, presentate per l’occasione da Media Engineering, società romana specializzata nella realizzazione di ologrammi, software e applicazioni all’avanguardia, che sarà protagonista per il terzo anno consecutivo.

Le novità più interessanti presentate da Media Engineering riguardano l’integrazione degli ologrammi con l’AI, che permette di portare l’avatar olografico a un livello d’interazione finora inedito. Attraverso una partnership strategica con l’azienda ARuVR, verranno presentate le nuove tecnologie in ambito formativo, mostrando, oltre all’applicazione della realtà mista che coniuga realtà virtuale e aumentata, anche le tecnologie olografiche dell’azienda capitolina. Con l’occasione verranno presentati anche gli Apple Vision Pro, all’interno dei quali si potrà vedere Linda, l’avatar olografico Integrato con AI, realizzato dalla società romana.

“Saremo infatti presenti con una delle nostre più recenti ed ambiziose soluzioni: Linda. Un infopoint olografico tridimensionale e interattivo dello stand, che sarà pronto a rispondere a tutte le curiosità dei visitatori riguardo i possibili utilizzi dell’olografia e meta human integrato con AI per la formazione ed il training – spiega Antonio Franzese, Ceo di Media Engineeringi nostri avatar e trainer sono in grado di interloquire con le persone, tramite domande dirette e l’utilizzo di un linguaggio naturale. Gli studenti possono quindi interagire con l’ologramma, ponendo domande e ricevendo risposte in tempo reale. In aggiunta, l’intelligenza artificiale è in grado di personalizzare l’esperienza di apprendimento in base alle singole necessità degli studenti, modulando sia il contenuto che il livello di difficoltà. Oltre a introdurre nuove possibilità, l’interazione con gli ologrammi dotati di intelligenza artificiale raggiunge il suo apice grazie a un sistema di visione a 360 gradi in realtà virtuale. Anche la telepresenza di una persona da remoto, che grazie all’interconnessione può essere replicata un numero infinito di volte sotto forma olografica, rappresenta un enorme passo in avanti nella formazione online”.

Linda è caratterizzata da un’ intelligenza artificiale avanzata, che le permette di apprendere e adattarsi costantemente alle esigenze dei visitatori. Può essere istruita a parlare di qualsiasi argomento, il che la rende una risorsa incredibilmente versatile per svariate applicazioni.

Antonio Franzese, CEO e co-fondatore di Media Engineering, sottolinea l’ambizione dell’azienda di superare i confini delle tradizionali interazioni uomo-macchina, specie in ambito formativo.
“Sperimentare un apprendimento più coinvolgente e interattivo, adattabile alle esigenze specifiche e difficilmente attuabile nella realtà, rende l’integrazione tra AI, ologrammi e mixed reality uno strumento fantastico per favorire la formazione in ogni settore, dall’industria alla scuola, dalla salute alla sicurezza. Lo spatial computing, campo che integra la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e la realtà mista (MR) per creare esperienze immersive che interagiscono con lo spazio fisico e le persone in esso, offre opportunità uniche. Nell’ambito della formazione, ad esempio, consente agli studenti di esplorare ambienti virtuali realistici per acquisire competenze pratiche in modo sicuro e controllato. Inoltre, permette di visualizzare concetti complessi in modo più intuitivo e coinvolgente, migliorando la comprensione e la retention delle informazioni”.

Company profile – Media Engineering

La società romana Media Engineering è nata nel 2002 dall’intuizione degli Ing. Antonio e Gianluca Franzese. Affianca al proprio know-how ingegneristico, creatività e multimedialità proprio per rispondere alle nuove esigenze delle imprese. Attraverso la realizzazione di ologrammi, realtà virtuale e aumentata, software e applicazioni all’avanguardia, progettazione di e-Learning Management System 3D, Gamification, l’impresa italiana ha un obiettivo ben preciso: innovare, immaginare una nuova visione del futuro e creare soluzioni tecnologiche per le aziende che puntano a una comunicazione digitale integrata a 360 gradi. L’impresa romana ha un fatturato di 2 milioni di euro e 15 dipendenti all’attivo. Media Engineering opera nel campo delle tecnologie 4.0, uno dei settori più promettenti, dati alla mano. Secondo una ricerca, infatti, il 63% delle imprese italiane sta utilizzando almeno una delle tecnologie 4.0 attualmente disponibili, mentre il restante 37% è ancora in fase di valutazione. Le prospettive per il comparto, che già oggi vale più di 5 miliardi di euro, sono sempre più sfidanti. L’impiego di tecnologie 4.0, infatti, è destinato principalmente all’automatizzazione dei processi aziendali, al miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti e all’aumento dell’efficienza della supply chain. Tra gli investimenti chiave rilevati dalle aziende in questo comparto, spiccano i data analytics per il 26% delle imprese, la formazione in materie digitali per il 25% (con l’obiettivo di colmare lo skill gap), l’industria 4.0 per il 24% che ritiene il settore fondamentale per ottimizzare progettazione e processi, mentre solo il 14% delle imprese analizzate prevede l’adozione della robotica. L’azienda è anche protagonista di Learning Technologies, la principale fiera al mondo dedicata all’apprendimento a distanza in ambito lavorativo.

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