Ecco la strategia dei Testimoni di Geova

Ecco la strategia dei Testimoni di Geova

di Antonino Amorelli

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IN SETTE PUNTI LA CONQUISTA DEL CRISTIANO SPROVVEDUTO

W. Schnell, operatore responsabile dei TdG in America, descrive in sette punti la conquista del cristiano sprovveduto e ignorante alla sua setta.

Primo passo:

visita a domicilio. Si chiede un colloquio, spesso partendo da questioni attuali. Le cose van male…Poi si passa alla Bibbia, che dà la risposta giusta a tutto.

Secondo passo:

con la motivazione di incoraggiare a leggere la stampa lasciata nella precedente visita, si offre la possibilità di proseguire con la conversione.

Terzo passo:

quando tutto procede bene, si propone un impegno settimanale per uno studio biblico a casa. Invece della Bibbia si studia un libro edito dalla Torre di Guardia.

Quarto passo:

lo studio del libro per zona. È il momento in cui si cerca di sostituire nel “neofita” le idee precedenti con quelle della dottrina della Torre di Guardia.

Quinto passo:

lo studio domenicale nella “Sala del Regno”. Si parla di salvezza, ma non in termini cristologici, bensì come sicurezza di trovarsi tra i TdG.

Sesto passo:

il “neofita”, ormai ai primi passi del servizio di campo, si prepara in compagnia di un anziano che lo possa aiutare. È la formazione del “proclamatore”.

Ultimo passo:

il battesimo. L’adepto viene convinto che deve accettare la sua dedicazione a Geova con il battesimo, che non è sacramentale, ma la conferma di una identità acquistata: quella dei TdG. Ormai si sente pronto per annunciare la prossima fine del mondo passando di casa in casa. Tutto è programmato in modo da non dare spazio e respiro alla riflessione individuale”.

A questo aggiungono un odio satanico contro la Chiesa cattolica, onde evitare che il cattolico ricorra alla Gerarchia per chiarimenti. Sono disertori, sovversivi e spie. Negano ogni amor patrio, obiettori di coscienza, pacifisti, rifiutano il servizio militare e civile e rinnegano ogni bandiera. Il vero Geovista non viene per dialogare, ma per indottrinare; non per ascoltare, ma per convincere. Presume di fondarsi sulla Bibbia e di esserne l’interprete unico e autentico. Nel solo 1976 per i 10 mila circa proclamatori a tempo pieno, sono stati spesi 11 miliardi e 600 milioni di dollari.

Non distinguono il Vecchio dal Nuovo Testamento e non ammettono che il Nuovo Testamento sia continuazione del Vecchio. Lo chiarisce: Gal 3,24. Infatti la Chiesa apostolica circa la passione e risurrezione di Cristo si rifà costantemente al Vecchio Testamento: At 2,14-41; 3,11-24; 13,16-42.

I TdG ignorano e negano l’esistenza dei generi letterari della Bibbia, i quali sono ormai un punto scientificamente acquisito. Non tengono conto del contesto del brano.

Un esempio. In Mt 24,34: “Non passerà questa generazione prima che tutto questo accada”. Gesù parla della Sua generazione e non di quella del 1914 d.C. in poi, come dicono i Geovisti.

L’interpretazione autentica è riservata alla Chiesa cattolica: 2Pt 1,20: “Nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione…ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio”. 2Pt 3,16: “…A volte le sue lettere (di Paolo Apostolo) contengono anche cose difficili a capire: perciò vi sono persone ignoranti e poco mature che ne deformano il significato…Così facendo essi causano la propria rovina”.

Un’altra ridicola interpretazione dei Geovisti. In Gv 3,15 è la discendenza di Maria (cioè Gesù) a schiacciare il capo al serpente, mentre i Geovisti affermano di essere il gruppo dirigente di Brooklyn a schiacciare la testa al serpente.

Questa setta “rappresenta una delle più raccapriccianti caricature del cristianesimo e tocca, insieme ai Mormoni, i limiti estremi dell’eresia cristiana”. Solo i Capi geovisti tengono il monopolio della dottrina; fanno dire alla Bibbia quello che vogliono e come vogliono.

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