Conosciamo il Cardinale elettore Rainer Maria Woelki
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VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore Rainer Maria Woelki, Arcivescovo Metropolita di Köln (Germania), è nato il 18 agosto 1956 a Köln. Ha studiato presso le facoltà teologiche delle Università di Bonn e di Freiburg im Breisgau.
Il 14 giugno 1985 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel duomo di Colonia. Nell’arcidiocesi natale è stato vicario parrocchiale a Neuss, cappellano militare a Münster, vicario parrocchiale di Sankt Joseph a Ratingen e, dal 1990, segretario particolare del cardinale arcivescovo Joachim Meisner. Ha poi svolto, dal 1997 al 2003, l’ufficio di rettore del Convitto teologico Collegium Albertinum a Bonn. Nel 2000 ha ottenuto il dottorato in teologia.
Il 24 febbraio 2003 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Scampa e Ausiliare di Köln. Il successivo 30 marzo, sempre nel duomo dove, secondo la tradizione, sono custodite le reliquie dei re magi, ha ricevuto l’ordinazione episcopale, scegliendo come motto: Nos sumus testes, «Siamo testimoni». Nel suo ministero di ausiliare a Colonia è stato responsabile del distretto pastorale Nord.
Il 2 luglio 2011, Benedetto XVI lo ha promosso Arcivescovo Metropolita di Berlin, chiamandolo a succedere al cardinale George Maximilian Sterzinsky – il vescovo della riunificazione scomparso appena due giorni prima – che per gravi motivi di salute aveva rinunciato al governo pastorale il 24 febbraio. Ha preso solennemente possesso dell’arcidiocesi il 27 agosto, facendo l’ingresso nella cattedrale di santa Edwige. Nemmeno un mese dopo, il 22 settembre, ha accolto Benedetto XVI all’aeroporto internazionale di Tegel, in occasione del suo terzo viaggio in patria, il primo nella capitale tedesca. Salutandolo prima dell’inizio della messa celebrata la stessa sera dal Pontefice allo stadio olimpico, ha presentato Berlino come «una città nella quale solo circa una persona su tre appartiene a una Chiesa cristiana; una città dove Dio è stato dimenticato e che è caratterizzata dall’ateismo»; ma anche come «una città in cui molte persone chiedono Dio e chiedono di Lui».
L’11 luglio 2014 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Köln. Nella Conferenza episcopale tedesca è presidente della commissione della Caritas. Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.
Da Benedetto XVI è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 18 febbraio 2012, con il Titolo di San Giovanni Maria Vianney. È membro dei Dicasteri per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per il Clero, per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
Il cardinale Woelki è un conservatore, pro-life, ma ha anche difeso i migranti, elogiato l’Islam moderato e promosso l’ecumenismo e la protezione dell’ambiente. Negli ultimi anni ha affrontato forti critiche per le accuse di aver gestito male i casi di abuso e le indagini, accuse che sono state in gran parte respinte.
Il cardinale ha accolto l’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco sulla famiglia, Amoris Laetitia. Ma è rimasto più cauto su altre questioni, come la benedizione delle coppie dello stesso sesso come stabilito in Fiducia Supplicans, che ha accettato in uno spirito di obbedienza ma chiaramente senza entusiasmo, avendo precedentemente chiaramente parlato contro la pratica di tali benedizioni.
Rainer Woelki è molto critico sulla Via sinodale tedesca. Ha ripetutamente messo in guardia dalle conseguenze di cambiamenti sconsiderati nell’insegnamento e nella pratica della Chiesa. Rifiuta l’ordinazione delle donne agli ordini sacri e l’abolizione del celibato e ha rifiutato elementi gender nell’insegnamento e nella cura pastorale.
Il cardinale è coinvolto nella diffusione delle devozioni tradizionali, come l’adorazione eucaristica e la preghiera del rosario. Celebra la nuova Messa ma mantiene buoni rapporti con la Fraternità Sacerdotale di San Pietro, che offre esclusivamente il vetus ordo.
Uno dei problemi più significativi che il cardinale vede nel mondo moderno è il progressivo disprezzo per la dignità della vita umana. Si è definito un “difensore radicale della vita” e, a differenza della maggior parte dei vescovi tedeschi, si è sempre opposto esplicitamente all’aborto e all’eutanasia.
Il cardinale Woelki ha più volte ribadito la Vera Presenza di Gesù Cristo nella Santa Eucaristia. Il cardinale Woelki ha messo in guardia contro l’abbandono della Confessione e ha esortato i fedeli a continuare a beneficiare del sacramento.
Il cardinale ha esortato frequentemente i fedeli a recitare il Santo Rosario. “La Madonna ci conduce in preghiera a suo Figlio”.
Il cardinale Woelki ha parlato spesso contro l’antisemitismo, un problema crescente in Germania.
Il cardinale ha sempre usato un linguaggio lieve quando parla di persone con tendenze omosessuali o di coloro che vivono in uno stile di vita omosessuale. Woelki ha detto in un’intervista che la Chiesa “non riduce nessuno alla propria sessualità” e che “gli omosessuali appartengono alla Chiesa”.
Come molti in Germania, il cardinale Woelki è preoccupato per l’ambiente.
Il Cardinale ha condannato l’attacco all’Ucraina, dicendo che si tratta di una “guerra internazionale illegale iniziata dalla Russia”. Durante la crisi del Covid-19, il cardinale Rainer Woelki ha seguito i regolamenti del governo e, simile ad altri vescovi tedeschi, non ha protestato o cercato di eluderli.