Conosciamo il Cardinale elettore Claudio Gugerotti

Conosciamo il Cardinale elettore Claudio Gugerotti

di Angelica La Rosa 

VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO

Il Cardinale elettore Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, è nato a Verona il 7 ottobre del 1955, è entrato nella Pia Società di Don Nicola Mazza ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

Ha conseguito la Licenza in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, nonché la Licenza in Liturgia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo e il Dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso il Pontificio Istituto Orientale.

Come docente ha insegnato presso le Università di Venezia, Padova e Roma, oltre che alla Pontificia Unviersità Gregoriana e al Pontificio Istituto Orientale.

È entrato nella Congregazione per le Chiese Orientali nel 1985 e ne è stato Sottosegretario nel 1997.

Nominato Arcivescovo nel 2002, è stato Nunzio nei Paesi di tradizione cristiana orientale: dal 2002 in Georgia, Armenia e Azerbaigian; nel 2011 Benedetto XVI lo ha inviato in Bielorussia; Papa Francesco lo ha inviato come Nunzio in Ucraina dal 2015 al 2020 (il Paese con più cattolici di rito orientale), e poi in Gran Bretagna.

Da gennaio 2023 è Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Da Papa Francesco è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 con il titolo della Diaconia di Sant’Ambrogio della Massima.

É membro dei Dicasteri: per l’Evangelizzazione (Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo e Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari), per la Dottrina della Fede, per i Vescovi, per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per il Dialogo Interreligioso, per la Cultura e l’Educazione, per i Testi Legislativi, della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano; del Consiglio della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato.

Accademico e poliglotta (parla italiano, latino, greco antico e moderno, armeno, curdo, inglese, francese e russo), il cardinale Claudio Gugerotti non ha mai svolto l’incarico di vescovo diocesano né di rettore di seminario, ma ha trascorso quasi tutta la sua carriera in Vaticano o come nunzio apostolico. Sebbene abbia svolto l’incarico di diplomatico della Santa Sede per 20 anni, la sua competenza sono le Chiese orientali. È autore di diversi libri in lingua italiana sulla liturgia delle Chiese orientali e ha scritto numerosi saggi e articoli che raccolgono la sua esperienza e i suoi studi su questi argomenti.

Gugerotti è noto per la sua profonda conoscenza delle tradizioni cristiane orientali e per il suo impegno nel promuovere il dialogo tra le diverse comunità cristiane. Il suo incarico di nunzio in Paesi come l’Ucraina e la Bielorussia gli ha consentito di sperimentare in prima persona le sfide che devono affrontare le Chiese orientali, soprattutto nelle regioni colpite da instabilità politica e conflitti. Ha sempre preferito evitare i riflettori, astenendosi dal commentare pubblicamente le controversie e rimanendo quindi una specie di outsider. Tuttavia, si è espresso apertamente sull’uso improprio della religione per ottenere vantaggi politici, sottolineando la necessità che la fede resti autentica e non diventi uno strumento di propaganda. Il suo approccio è radicato in un profondo rispetto per le tradizioni delle Chiese orientali e in un impegno per la pace e la riconciliazione. La carriera di Gugerotti riflette una dedizione a colmare le lacune tra le tradizioni cristiane orientali e occidentali e a supportare le comunità in ambienti difficili. Il suo lavoro continua ad avere un impatto significativo sulla relazione della Chiesa cattolica con le comunità cristiane orientali in tutto il mondo.

Nel suo lavoro di nunzio e di prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, Gugerotti ha promosso anche la devozione mariana.

La carriera diplomatica di Gugerotti è stata generalmente di successo. In particolare, è riuscito a migliorare le relazioni tra il governo dittatoriale della Bielorussia e la Chiesa cattolica locale, aprendo la strada alla visita di Giovanni Paolo II nel 2002. È stato anche una delle poche persone in grado di visitare i prigionieri politici. Anni dopo, è riuscito a garantire il ritorno di un arcivescovo in esilio: nel 2020 Gugerotti ha negoziato il ritorno a Minsk, la capitale della Bielorussia, dell’arcivescovo in esilio Tadeusz Kondrusiewicz, a cui era stato impedito di tornare nel paese per diversi mesi.

Come nunzio in Ucraina dal 2015 al 2020, Gugerotti si è guadagnato una buona reputazione per aver mantenuto buoni rapporti con le chiese locali. È generalmente visto positivamente dalla Chiesa greco-cattolica ucraina.

Il cardinale Gugerotti è molto legato all’Armenia, avendo fatto parte di una delegazione umanitaria nel Paese dopo il terremoto del 1988. Gugerotti si è anche concentrato sul Medio Oriente.Il cardinale Gugerotti non è stato coinvolto in importanti contatti ecumenici con luterani o altri protestanti ma, come parte della sua missione per promuovere il dialogo tra cattolici e anglicani, ha interagito brevemente con una delegazione anglicana della Chiesa episcopale scozzese durante il suo breve periodo come nunzio papale nel Regno Unito. Ha anche predicato a una celebrazione eucaristica anglicana.

Claudio Gugerotti è stato reticente a intervenire nei dibattiti controversi e quindi le sue opinioni su questioni di attualità come il celibato sacerdotale, l’ordinazione delle diaconesse o le benedizioni omosessuali sono sconosciute.

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