“Stiamo diventando politicamente disumani”

“Stiamo diventando politicamente disumani”

di Bruno Volpe 

INTERVISTA A TOTÒ CUFFARO

“I cattolici in politica siano in sintonia prima di tutto con la Dottrina sociale della Chiesa, poi occupino una posizione centrista e moderata”.

Lo dichiara in questa intervista Totò Cuffaro, ex governatore della Regione Sicilia, oggi Segretario della DC Sicilia.

Maniere come sempre gentili ed educate, larghe pause, risponde educatamente alle nostre domande. Anche con un pizzico di sano umorismo tutto siciliano.

Segretario Cuffaro, in politica dove collochiamo i cattolici?

“Bella domanda, lo sa che a volte neanche io riesco a darmi la risposta? I cattolici, quelli coerenti, impegnati in politica devono per prima cosa, che è basilare, riconoscersi nei valori della Dottrina sociale della Chiesa, rispetto della solidarietà, dei principi non negoziabili, della vita che è sacra sempre, della famiglia e via discorrendo”.

E la posizione politica?

“Per loro natura, i cattolici in politica sono moderati, ma questa è una connotazione tipica italiana. E se sono moderati, ovvio che debbano stare al centro, questo fa parte integrante dei valori storici e culturali, di una tradizione che nessuno può negare o rifiutare”.

Oggi questo centro sembra un bus nelle ore di punta, ci vogliono salire tutti…

“Bene se è stato riscoperto, significa che avevamo ragione noi. La Dc che io rappresento ma che non è mia proprietà, queste posizioni le ha sempre mantenute e rispettate, e siamo disposti, lo dico da sempre, ad un raggruppamento omogeneo di partiti e gente di buona volontà che si riconosca in tali principi, bisogna tornare a crederci e sperare. Penso che ci sia più gente di quanto possiamo immaginare, dia retta a me”.

Da qualche parte però si dice che un partito dei cattolici ormai è anacronistico, è preistoria….

“Nessuno vuole un partito dei cattolici, tanto meno io e non lo penso affatto, chi lo sostiene stia sereno. Un partito dei cattolici neanche Sturzo lo voleva, semmai è opportuno un partito di cattolici, che è concetto diverso e sul quale io concordo. Un partito di ispirazione moderata, centrista, solidale, europeo, amante della solidarietà e appunto della dottrina sociale della Chiesa della quale non possiamo fare a meno”.

La sua Dc sta compiendo passi da gigante: merito dell’abilità indiscussa di Cuffaro, del caso ed è forse una sua rivincita?

“Ho solo capito i tempi e studiato la storia del nostro Paese. Nessuna particolare invenzione, ma solo attenzione politica, sensibilità Non parlerei di mia rivincita, non devo competere con nessuno e sto bene dove sto. Sono orgoglioso di questa creatura e comunque: non mi candiderò mai più, basta con incarichi e liste, io ho già dato. Non voglio essere eletto, se questa è il patema di animo di qualcuno, stiano sereni. Io farò l’allenatore dalla panchina di questa squadra o il regista, ma non il centravanti, basta”.

Insomma, solo a bordo campo…

“Oggi la mia collocazione è questa, abbiamo un partito di gente brava, con dirigenti capaci. Io faccio appunto l’allenatore e i risultati si vedono se.il tecnico è bravo” .

Le piace questa politica?

“Mi piace la politica, ma questa, ad essere sincero, no. Manca una grande qualità, che prima esisteva”.

Cioè?

“Il rispetto umano. Prima, nel tanto vituperato passato, anche tra partiti conflittuali ci si dava degli avversari, ma ci si rispettava. Oggi siamo nemici, una feroce lotta all’ultimo sangue, spesso senza etica o rispetto della verità. Mancano appunto i valori cristiani, stiamo diventando politicamente disumani, è grave”.

Prossime elezioni amministrative, ci sarete?

“Certamente e dappertutto. Proporremo le nostre liste sia nei comuni che nelle regionali dove si tengono. La nostra collocazione politica è nell’ambito del centrodestra, poi se qualcuno storce  il naso o crea ostacoli, come è accaduto con Forza Italia in Puglia, prendiamo la nostra strada non siamo come l’edera. Ma non credo, e faccio appunto l’esempio pugliese, conviene al centrodestra che ha bisogno di voti per competere in una battaglia elettorale molto complicata averci. Già è dura, e permettersi di perdere i nostri consensi sarebbe un controsenso. Noi ci siamo, dappertutto, ed ovviamente anche in Puglia. Se non ci desiderano non andiamo con gli avversari della sinistra, ma corriamo da soli, non temiamo”.

Candidati governatori in ritardo nel centrodestra?

“Da quello che vedo sì, ed è il caso della Puglia dove sarà dura combattere elettoralmente con Decaro. Ma questo è un vizio del centrodestra: svegliarsi troppo tardi e dunque proporre candidati che partono poi svantaggiati. Non aiuta”.

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