Conosciamo il Cardinale elettore Vincent Gerard Nichols

Conosciamo il Cardinale elettore Vincent Gerard Nichols

di Angelica La Rosa 

VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO

Il Cardinale elettore Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo metropolita di Westminster (Gran Bretagna), nasce a Crosby, nell’arcidiocesi di Liverpool, l’8 novembre 1945 da Henry Joseph e Mary Russell. Dopo aver frequentato le scuole primarie della parrocchia Saint Peter and Paul e il Saint Mary’s College nella cittadina natale del Lancashire, nel 1963 si trasferisce a Roma, nel Venerabile Collegio Inglese, per iniziare la formazione al sacerdozio.

A Roma viene ordinato sacerdote il 21 novembre 1969. Studia anche alla Pontificia Università Gregoriana, conseguendovi la licenza in teologia, all’Università di Manchester, dove ottiene un master con una tesi su San Giovanni Fisher vescovo di Rochester, e alla Loyola University di Chicago, negli Stati Uniti. A Liverpool è dapprima alla guida di un gruppo di sacerdoti incaricati della pastorale per i poveri, poi nel 1979 è nominato vice-cancelliere dell’arcidiocesi e, l’anno seguente, direttore dell’Upholland Northern Institute, che si occupa di educazione degli adulti e di formazione del clero. Nel 1984 viene scelto come segretario generale della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles e nel 1989 diviene anche moderatore del comitato direttivo del Consiglio delle Chiese per la Gran Bretagna e l’Irlanda. Ricopre entrambi gli incarichi fino al 1996.

Nel frattempo, il 5 novembre 1991 è eletto da Giovanni Paolo II vescovo titolare di Othona e ausiliare di Westminster, e riceve l’ordinazione episcopale il 24 gennaio 1992 dal cardinale arcivescovo Basil Hume, che gli affida la cura pastorale della zona settentrionale di Londra.

A partire dal 1994 comincia a ricoprire vari incarichi nella Conferenza episcopale nazionale, soprattutto nei dipartimenti finanziari e dell’educazione, ed è membro della Commissione congiunta del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) e della Conferenza delle Chiese europee (protestante) oltre che vice presidente della Società biblica.

Dopo la morte del cardinale Hume, avvenuta il 17 giugno 1999, è per alcuni mesi amministratore dell’arcidiocesi di Westminster.

Il 15 febbraio 2000 Papa Wojtyła lo promuove Arcivescovo metropolita di Birmingham, dove fa il suo ingresso il 29 marzo. L’anno successivo è nella direzione della Commissione cattolica per la protezione dei minori dagli abusi del clero. Nel frattempo partecipa a diversi Sinodi dei vescovi, compresi quelli per la vita consacrata (1994), per l’Oceania (1998) — dove rappresenta l’episcopato europeo — e per l’Europa (1999), del quale è segretario speciale. Nel 2005 commenta per la BBC le trasmissioni speciali realizzate in occasione della morte di Giovanni Paolo II e dell’elezione di Benedetto XVI. Nel 2008 è designato presidente della Commissione per l’educazione e la catechesi delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee).

Il 3 aprile 2009 Papa Ratzinger lo trasferisce a Westminster, come successore del cardinale Cormac Murphy-O’Connor. E subito dopo, il 30 aprile, viene eletto presidente della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles. Il 21 maggio fa l’ingresso nella cattedrale del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.

Nel settembre 2010 accoglie Benedetto XVI in visita pastorale nel Regno Unito, contribuendo in modo decisivo al successo del viaggio internazionale. Dopo che Papa Ratzinger istituisce l’ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham per accogliere nella Chiesa cattolica fedeli provenienti dall’anglicanesimo, il 15 gennaio 2011 conferisce le prime ordinazioni sacerdotali ai tre ex vescovi anglicani Keith Newton, Andrew Burnham e John Broadhurst. Si impegna a mantenere buone relazioni con la Comunione anglicana e aderisce a iniziative comuni di preghiera e di solidarietà insieme con l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams e, dal marzo 2013, con il suo successore Justin Welby. Anche i leader delle altre religioni presenti a Londra trovano in lui un interlocutore sempre attento e partecipe.

È Presidente del “Santa Marta Group”, l’organismo internazionale contro il traffico di esseri umani lanciato nel 2014 da Papa Francesco. Ha partecipato alla III Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia (ottobre 2014) e successivamente alla XIV Assemblea generale ordinaria del 2015. Patrono di varie associazioni benefiche, tra cui The passage e The Cardinal Hume Centre, è stato insignito di numerosi riconoscimenti accademici. Nell’ottobre 2016 è stato eletto Vice Presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee).

Da Papa Francesco è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 22 febbraio 2014, con il Titolo del Santissimo Redentore e Sant’Alfonso in via Merulana. È membro dei Dicasteri: per i Vescovi; per le Chiese Orientali; per il Clero; per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Il Card. Nichols ha mostrato una particolare preoccupazione per le questioni relative alla morte assistita, alla tratta di esseri umani e alla cura pastorale per migranti e rifugiati. Sulle questioni della vita, il cardinale Nichols, insieme ad altri leader religiosi, ha messo in guardia sui rischi posti dalla legislazione sul suicidio assistito, in particolare alle persone vulnerabili. In una lettera dell’ottobre del 2024 destinata alla distribuzione nelle sue chiese diocesane, Nichols ha esortato i cattolici a fare pressioni sui loro membri del Parlamento per opporsi alle proposte di modifica per consentire il suicidio assistito. Il cardinale ha espresso preoccupazione per il fatto che le alterazioni suggerite potrebbero trasformare il ruolo degli operatori sanitari da un dovere di diligenza a un “dovere di uccidere”.

Nel 2021, il cardinale Nichols ha elogiato una donna con la sindrome di Down che ha sfidato la legge sull’aborto del Regno Unito che consente di interrompere la nascita per i bambini non ancora nati con disabilità. Ha criticato l’attuale legge sull’aborto del Regno Unito, affermando che si occupa di “diritti codificati piuttosto che di una dignità umana innata”.

Nichols ha anche espresso regolarmente sostegno a migranti e rifugiati, sottolineando la necessità di un trattamento equo e umano. La posizione generale del cardinale Nichols su queste questioni legate alla vita è fondata sull’insegnamento cattolico sulla difesa della santità della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Sostiene la protezione degli individui vulnerabili, la promozione delle cure palliative e il riconoscimento della dignità intrinseca di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle loro capacità o dal loro stadio di vita.

Il cardinale è stato per lo più tollerante della tradizionale messa latina nell’arcidiocesi, anche dopo la pubblicazione 2021 di Traditionis Custodes, ha rifiutato di dare il permesso per l’antica celebrazione del rito latino del Triduo Pasquale a Westminster.

Il cardinale Nichols ha affrontato notevoli controversie riguardo alla sua gestione dei casi di abusi sessuali all’interno della Chiesa.

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