Conosciamo il Cardinale elettore Joseph Coutts
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VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore Joseph Coutts, Arcivescovo Metropolita emerito di Karachi (Pakistan), è nato il 21 di luglio 1945 in Amristar, nella Diocesi di Jullundur (India).
È stato ordinato sacerdote il 9 di gennaio 1971 per il clero di Lahore. Eletto Vescovo Coadiutore di Hyderabad (Pakistan) il 5 maggio 1988 ed è stato consacrato il 16 settembre del medesimo anno. È succeduto per coadiutoria alla guida di Hyderabad il 1° settembre 1990.
Successivamente è stato trasferito a Faisalabad (27 giugno 1998) e promosso alla Sede Metropolitana di Karachi il 25 gennaio 2012. Il Card. Coutts è stato Arcivescovo metropolita di Karachi fino all’11 febbraio 2021.
È stato Presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan dal 2011 fino alla fine del 2017.
Da Papa Francesco è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 28 giugno 2018, con il Titolo di Bonaventura da Bagnoregio.
Il Cardinale Coutts è noto per il suo instancabile impegno nel promuovere l’armonia interreligiosa, l’istruzione e il benessere sociale in Pakistan. È stato attivamente coinvolto in iniziative volte a incoraggiare la convivenza pacifica tra persone di diverse religioni ed era presente alla firma del documento sulla Fratellanza Umana ad Abu Dhabi nel 2019. In riconoscimento del suo contributo, è stato annunciato che avrebbe ricevuto il premio “Tamgha-e-Imtiaz”, una delle più alte onorificenze civili del Pakistan.
Nel corso della sua carriera, il Cardinale Coutts si è sempre battuto per i diritti delle minoranze religiose in Pakistan. Si è spesso espresso contro l’abuso delle leggi sulla blasfemia e sembra sostenere la sinodalità nella Chiesa cattolica.
Coutts ha espresso preoccupazione per l’impatto negativo che le azioni dei paesi occidentali possono avere sui cristiani in Pakistan. Ha osservato che, a seguito di determinate politiche o eventi in Occidente, i cristiani pakistani spesso subiscono ripercussioni perché alcuni musulmani li associano al cristianesimo occidentale. Ha criticato la “duplicità e l’ipocrisia” degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, sostenendo che le loro azioni nei confronti dei paesi a maggioranza musulmana hanno contribuito all’ascesa dell’estremismo islamico.