La Madonna Addolorata in processione

La Madonna Addolorata in processione

di Bruno Volpe

LA PROCESSIONE DELLA MADONNA ADDOLORATA

Una delle devozioni mariane (ma in realtà profondamente cristologiche) della pietà popolare  presenti tra i fedeli alla vigilia della Settimana Santa, è la processione (con immagine o statua) della Madonna Addolorata o dei Dolori. In realtà, liturgicamente, la vera celebrazione di questa Madonna è il 15 settembre, ma da sempre il venerdì precedente la Domenica delle Palme, in varie località specialmente al sud Italia, Spagna ed America Latina, esce la suggestiva e triste processione detta dell’Addolorata. Ma come l’iconografia e l’arte religiosa hanno visto quella Madonna ed è presente? Lo abbiamo chiesto in questa intervista allo storico dell’arte e critico Pasquale Lettieri.

Professor Lettieri, l’iconografia religiosa dedica attenzione alla Madonna Addolorata?

“E’ abbastanza presente specialmente al sud di Italia e nei Paesi di tradizione spagnola. Spesso, essa è dipinta di nero, lo stesso vale per le statue, con dei coltelli, sette, conficcati nel petto. Essi rappresentano i sette dolori di Maria e si riallacciano al celebre episodio del Vangelo, alla presentazione al Tempio, nel quale il vecchio Simeone, alludendo alla crocifissione di Gesù, predice a Maria che una spada le avrebbe trafitto il cuore”.

Tra i dipinti, da dove cominciare?

“Nel 1650 mi piace citare Carlo Dolci, siamo nel barocco, una Mater Dolorosa  a Nola in Campania. Poi  a Roma, al rione di Porta Capua, è possibile vedere un simulacro  assolutamente fedele dell’Addolorata”.

Andiamo avanti…

“Tra le Madonne Addolorate e segnatamente dei sette dolori, segnalo quella di Luca Signorelli agli Uffizi di Firenze ,  data 1400, e in essa appare persino un teschio. Sempre di Signorelli ne cito un’altra con Sant’Agostino e Sant’Attanasio”.

Ci sono anche le statue ovviamente…

“Certamente sì, e queste sono pompose , comunque ben  adornate e presenti come dicevo nei paesi del sud Italia, in Spagna ed America Latina. Abbiamo altre rappresentazioni dell’ Addolorata in Sicilia ad Agrigento, a Gallipoli, Castellaneta, e persino a Malta. Celebre quella di Palmi in Calabria e a Lamezia Terme , di Sanbiase. Però nel filone della Madonna  Addolorata come non citare il massimo, ovvero la Pietà di Michelangelo nella quale la fisicità  indica chiaramente la pena di Maria che stava ai piedi della Croce?. Poi è degna di menzione e non è da meno, la Pietà di Rondanini, di stile michelangiolesco, forse persino maggiormente fisica nel suo dolore”.

Quando nasce il fenomeno delle Madonne dei dolori e delle pietà?

“E’ un fenomeno che si lega al gotico, circa 1300, in quel fenomeno chiamato Vesperbild, letteralmente “tramonto al vespro”. In questo filone fanno apparizione statue, anche lignee di Madonne col Figlio morto e abbandonato sulle ginocchia, in una tristezza che poi sarà cancellata nel giorno della Resurrezione. Ma la devozione dell’Addolorata resta comunque di stile prettamente italiano al sud e spagnolo”.

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