Sarai mio vivo segno sulla terra
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UNO SQUARCIO DI PARADISO SULLA TERRA
Ai piedi della collina delle apparizioni, meglio nota come Podbrdo, in un’atmosfera di pace e preghiera, tra tante piccole casette edificate dai cittadini di Medjugorie e il rigoglio della natura verdeggiante, si trova una bottega in un piccolo viottolo.
Percorrendo il viottolo fin quasi alla fine, sulla nostra destra trovammo un negozietto in cui si vendono tantissimi Rosari.
Davanti la bottega ci accolse un omone alto e zoppicante, con due occhi che parlano del Cielo e un grande sorriso gioioso.
L’omone, insieme al traduttore, fece accomodare i presenti in un’area esterna attrezzata con sedie e panche e, con voce limpida e gioiosa, donò una testimonianza che attraversa l’anima e giunge dritta al cuore.
Una testimonianza che parla di un amore che salva e si dona con gratuità infinita.
Era il 1981 e, all’ex giovane promessa del basket croato, Ivo Juricic di anni 19, venne diagnosticato un tumore alle ossa.
Giunto in ospedale a Zagabria, dopo aver effettuato gli accertamenti di rito, i medici amputarono una gamba.
Tornato a casa, Ivo iniziò la sua nuova vita con la protesi e un sogno spezzato: diventare un giocatore di basket.
Tutti i suoi amici di un tempo avevano continuato a giocare a basket e lui si era ritrovato solo.
Iniziò così a frequenatare un gruppo di giovani dediti al divertimento e al bere.
La sua vita andò a poco a poco sempre più verso il buio.
La madre di Ivo, cristiana molto devota, chiese in lacrime al figlio di andare a Medjugorie e parlare con uno dei veggenti.
Il giovane, tuttavia, non desiderava assolutamente andare nel luogo delle apparizioni, ma, le lacrime della madre, lo convinsero ad accettare la richiesta.
Giunto a casa di Vicka, una delle veggenti, la ascoltò insieme ai pellegrini.
Subito dopo voleva andare via ma Vicka gli chiese di rimanere per l’apparizione.
Ivo, per rispetto e cortesia decise di attendere. Il giovane non vide nulla e non sentì nulla.
Dopo l’apparizione, avendo con sè la macchina, accompagnò i veggenti in Chiesa.
La partecipazione alle apparizioni e alla Santa Messa lo vivificavano interiormente, così decise di continuare il percorso intrapreso, abbandonando la strada del divertimento.
Per un anno e mezzo circa, il giovane croato partecipò alle apparizioni e frequentò la Santa Messa con i veggenti e i pellegrini.
Durante questo periodo, il giovane si recava ogni 3 mesi a Zagabria per fare i controlli e i raggi.
A seguito di un controllo in ospedale, i medici comunicarono al giovane che, si erano formate delle metastasi e che, in questo caso, le prospettive di vita erano molto brevi: non più di 3 anni anche nel caso di cure chemioterapiche.
Ivo sapeva bene che era la sua fine. Il giovane tornò a casa disperato.
Non sapeva se iniziare la chemioterapia come consigliato dai medici oppure no.
Il giorno seguente tornò a Medjugorie e raccontò con ansia alla veggente Vicka cosa stava avvenendo nella sua vita e che desiderava un aiuto, un consiglio dalla Mamma del Cielo.
Al termine dell’apparizione la veggente Vicka comunicava a Ivo la risposta della Madonna.
La Gospa aveva detto a Ivo che era libero di scegliere se andare a Zagabria per fare la chemioterapia oppure no e che doveva pregare.
Il giovane si aspettava una risposta concreta ma non era giunta.
Ivo tornò a casa disperato e la poca fede che aveva era già crollata.
Ma quanto detto dalla Santissima Vergine aveva un motivo profondo che comprenderemo nel prosieguo.
La notte il giovane non riposò. Il giorno dopo sarebbe dovuto partire con i genitori per iniziare le cure a Zagabria. La madre, nonostante tutto, continuava a suggerire al figlio di tornare a Medjugorie e chiedere aiuto alla Madonnina ancora una volta.
Ivo, arrabbiato e infastidito, rispondeva alla madre che la Gospa gli aveva già risposto cosa fare.
Agitato e turbato, decise di uscire con la macchina e di non fare le cure chemioterapiche. Guidò per circa 1 o 2 ore, finchè si trovò, senza comprendere come, sotto la casa della veggente Vicka.
Giunto sul luogo, venne visto dai veggenti e, benché in cuor suo non volesse rimanere, si vide costretto a farlo.
Durante l’apparizione Ivo supplicava la Santissima Vergine dicendole: “cara mia Madonna, aiutami, perchè non dici alla Vicka cosa devo fare, cara mia Madonna sono giovane, perché non mi dici cosa devo fare?” Aiutami cara mia Madonna!!.
Quando terminò l’apparizione il giovane voleva andare via ma la veggente Vicka gli disse di aspettare perchè aveva un messaggio della Gospa per lui.
Il cuore del giovane si riempii di gioia, si chiedeva fra sè: “ chi sono io perchè la Madonna mi guarda ogni secondo?” e subito con occhi limpidi e profondi soggiunse ai presenti :”credetemi! la Madonna guarda a tutti noi ogni secondo perchè la Madonna è nostra madre e ci guarda tutti allo stesso modo…. quello che dovete sempre ricordarvi: la Gospa (la Madonna) è nostra Madre!!”, ed ancora: “ dobbiamo sempre appoggiarci a Lei, credere in Lei. La Madonna vigila ogni secondo su di noi, prega per noi”.
Ivo proseguì nel racconto dicendoci che, al termine dell’apparizione, quando i presenti erano andati via tutti, Vicka si avvicinò e gli disse: “ Ivo la Madonna ti ha detto: “hai scelto bene a non andare a Zagabria per iniziare la chemioterapia”.
Ivo tornò a casa pieno di gioia e, ad un tempo, un pò arrabbiato con al Gospa; si chiedeva infatti perchè il giorno prima la Gospa non gli avesse dato alcuna risposta cocreta.
Le ore seguenti furono piene di attesa e trepidazione per l’apparizione del giorno seguente.
Il giorno successivo, dopo l’apparizione, la veggente Vicka diceva nuovamentea a Ivo: “ Ivo la Madonna ti ha detto: “tu sei figlio mio amato, tu sarai completamente guarito e sarai mio vivo segno sulla terra”.
Per circa un mese la Gospa diede alla veggente Vicka messaggi per Ivo.
Tornato a casa, il giovane comunicò il messaggio ricevuto. La gioia della famiglia fu grande e la mamma del giovane croato ricordò al figlio le sue parole:” torna a Medjugorie, vai a parlare con i veggenti , chiedi aiuto alla Gospa”.
Il giorno seguente a questo evento, Ivo tornò ancora a Medjugorie. Al termine dell’apparizione Vicka disse a Ivo di avere avuto una visione: il giovane era in braccio alla Mamma del Cielo e dal suo cuore usciva un colore azzurro.
Tornato ancora il giorno seguente, ricevette un nuovo segno dalla Gospa.
Vicka gli riferì di avere avuto una nuova visione: la Madonna davanti a sè e Ivo alla sua sinistra con la sua gamba persa e la protesi.
La Mamma del Cielo durante questa apparizione tornava nuovamente a lasciare un messaggio per il giovane croato:” quando lascerò un segno, un segno visibile sulla collina delle apparizioni, subito dopo questo segno, la tua guarigione sarà completata e avrai di nuovo il tuo arto che era stato amputato”.
Oggi sono trascorsi circa 43 anni e Ivo non è mai tornato in ospedale dopo quel messaggio.
Ivo ci raccontò che la sua vita era cambiata da quando aveva incontrato la Madonna.
Era guarito prima di tutto nel cuore: aveva compreso che la sua croce era la sua vita, che la preghiera era la chiave della sua vita perchè, solo con la preghiera, la sua strada si era aperta e aveva compreso la via da percorrere.
In quel periodo Ivo iniziò a pregare per poter trovare un lavoro. Il giovane desiderava vivere del proprio lavoro senza dover aspettare aiuto dagli altri.
Il giovane durante la preghiera ringraziava la Mamma del Cielo per averla incontrata e, ad un tempo, le chiedeva di aiutarlo a trovare un lavoro.
In quel periodo il regime comunista controllava la popolazione e, in particolare, chi frequentava la Chiesa.
Chi era cristiano ai tempi trovava difficilmente lavoro.
Ivo aveva rifiutato un lavoro in banca proprio in quel periodo. I comunisti, infatti, lo avevano convocato e gli avevano comunicato che, se avesse accettato il lavoro in banca, avrebbe dovuto dimenticare Medjugorie e i veggenti.
Ma ormai la strada di Ivo erano divenuti: la preghiera e i sacramenti.
Così rifiutò il lavoro e pregava la Madonna dicendole:” tu sai quale sia il lavoro più giusto per me, aiutami”.
La risposta giunse presto.
Dopo circa 20/30 giorni, un pellegrino giunto dal Belgio, ospite della famiglia di Ivo, che conosceva la sua storia, gli portò il materiale per creare i Rosari.
Il pellegrino gli disse:”Ivo questo sarà il tuo lavoro”.
Il giovane non aveva mai realizzato Rosari e in quel momento non poteva pensare di vivere facendo quel lavoro, gli sembrava assurdo.
Eppure Ivo da circa 39 anni vive creando personalmente i Rosari e vendendoli.
Tra i Rosari più belli realizzati da Ivo vanno indubbiamente ricordati: la scala per il Paradiso e le lacrime di Giobbe.
La Vergine Santissima aveva risposto alla sua preghiera, si era preoccupata per Ivo come per ognuno di noi.
A questo punto Ivo cosa poteva chiedere?? Una moglie che l’avrebbe potuto aiutare a portare la sua croce.
Il giovane aveva iniziato a vivere i messaggi della Vergine Santissima e a pregare. La sua vita era divenuta la preghiera e aveva perseverato in essa.
Dopo circa 3 anni di preghiera per questa intenzione, Ivo si legò alla sorella di Vicka, oggi attuale moglie.
La coppia ebbe una figlia che oggi vive a Zagabria e si è sposata.
A Dio, diceva Ivo ai pellegrini, nulla è impossibile e soggiungense:” senza di lui non c’è la vita, non possiamo vivere”.
Lui ringraziava Dio per il dono della Madonna nella sua vita, per averla incontrata, ma ringraziava Dio anche per il dono di sua madre.
Senza le preghiere della madre, diceva Ivo, non avrebbe incontrato la Madonna, i Veggenti e la sua vita sarebbe stata molto triste.
Le preghiere della madre avevano condotto Ivo alla Madonna, toccando il cuore della Vergine Santissima.
Ivo a questo punto disse ai presenti: “secondo voi perché la Madonna durante il primo messaggio lasciato a Vicka gli aveva detto semplicemente di pregare lasciandolo libero nella scelta?”
La Madonna aveva provato la fede della madre.
La madre avrebbe potuto affidare le sue speranze alle cure mediche ma, non fu così.
La fede della mamma di Ivo che era stata messa alla prova, è la stessa che Dio chiede ad ognuno di noi.
La madre del giovane croato era l’unica della famiglia che continuava a suggerire ad Ivo di andare a Medjugorie.
La fede, diceva Ivo ai pellegrini, va messa al primo posto e solo con essa che scaturisce la preghiera.
Ivo, a questo punto, esortava le madri e le nonne a pregare tanto perché colonne portanti della famiglia.
Inoltre, invitava le famiglie a pregare il Santo Rosario tutti insieme, esortando sopratutto i giovani alla preghiera.
Soggiunse ancora Ivo:” la Madonna ci ha chiesto di aprire i nostri cuori e solo così può aiutarci a trovare la strada per incontrare suo figlio…..” ed ancora:”In uno dei suoi primi messaggi, la Gospa ha detto una sola parola ripetuta più volte: “ moliti, moliti moliti” , ossia:” pregate, pregate, pregate”, così la preghiera arriverà al cuore della Madonna.
Ivo invitava le mamma e le nonne a pregare tanto insieme ai figli e nipoti, perchè solo così la pace e la gioia sarà nelle famiglie e, solo così i giovani troveranno la loro strada.
Infine Ivo ci ricordava di ringraziare la Madonna perchè avevamo avuto la grazia di giungere a Medjugorie e che, era fondamentale purificare il nostro cuore con la confessione, perchè solo con il cuore purificato si può incontrare Cristo nella nostra vita.
Solo con il cuore puro la nostra preghiera arriva a Dio e alla Madonna, solo così sarà più facile partecipare alla Santa Messa, all’Adorazione Eucaristica e portare la pace e l’amore di Dio agli uomoni.
Alla fine dell’incontro tutti i pellegrini eravamo emozionatissimi: alcuni scoppiarono in lacrime, altri ancora irruppero in un applauso fragoroso, altri gioivano insieme ai bimbi festosi e in tutti vi fu la certezza di aver incontrato uno squarcio di Paradiso sulla terra.