di Claudia Di Dio*

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E SE LA SOLUZIONE STESSE NELL’ALZARE LE MANI AL CIELO GIORNO E NOTTE?

Il cammino della vita, proprio come il viaggio di Israele verso la Terra Promessa, è pieno di insidie, rischi, agguati, nemici.

Vicende complesse, spesso dolorose, che cerchiamo di gestire mediante la furbizia, le strategie umane, l’intelletto.

Tuttavia, quando agiamo così, non di rado, sperimentiamo grandi fallimenti e/o misere sconfitte.

Costruiamo case sulla sabbia che presto crollano. E’ in questo momento che ci rivoltiamo contro Dio, perchè non è intervenuto e non ha agito come noi volevamo.

Narra il libro dell’Esodo che, nella battaglia contro Amalèk, Mosè mandò alcuni uomini contro il nemico potente che minacciava il popolo di Israele. Egli, invece, con Aronne e Cur, salirono sulla cima del colle a pregare.

Quando Mosè alzava le mani verso Dio, il popolo di Israele prevaleva in battaglia, ma quando le abbassava, Amalèk sembrava avere la meglio. Mosè, Aronne e Cur sapevano bene di esser piccoli e bisognosi di aiuto, ma sapevo anche, di avere accanto il Dio d’Israele, l’Onnipotente, che li sosteneva e guidava. Il loro segreto era la preghiera.

Se Dio Padre è il nostro sostegno, le preghiere sono le colonne infiammate d’amore che sorreggono il mondo e lo avvicinano al cuore di Dio.

La preghiera è il grande segreto che ha reso forte Mosè e il suo popolo nella battaglia contro Amalèk, ma è anche il segreto del cuore dell’uomo. Essa, infatti, ci rende forti e stabili, rende fecondo ogni sacrificio, ogni espiazione, donando il sostegno a tante anime che devono operare.

Negli scritti sulla preghiera del Santo Sacerdote Dolindo Ruotolo si legge che:”Un’anima che prega compie un’opera pù grande di tutte le attività umane”, ed ancora: “Chi prega è veramente armato, è forte e invincibile, perché la preghiera “da sola” sconcerta tutti i piani umani e diabolici e può persino indurre Dio a piani nuovi di amorosa misericordia… la preghiera è una forza molteplice, ammirabile, che ha efficacia sullo spirito e sulla materia, sulle creature e sul medesimo Creatore….vale più di tutti i mezzi, anche i più potenti; incatena le stesse leggi della natura; domina le forze più avverse ed è come l’onnipotenza partecipata a noi. Siamo a immagine sua anche in questo, poiché la preghiera è la parola arcana che ci rende praticamente potenti su tutte le forze create e può persino indurre Dio a nuove manifestazioni di potenza”.

Nessun uomo può essere vivifato nello spirito senza la preghiera. Pregando, infatti, attiriamo il sole della grazia sulla povera terra: gli uomini vengono illuminati, infiammati dentro, consolati nelle pene e preparati all’eterna felicità.

Senza preghiera l’uomo si inbruttisce, il suo cuore diviene arido, insensibile e non più in grado di amare.

Madre Teresa di Calcutta ebbe a dire in un colloquio al Cardinale Comastri: “e tu credi che io potrei portare il mio amore ai poveri se Gesù non mi desse il suo amore ogni giorno attraverso la preghiera? Ricordati: senza Dio siamo troppo poveri per aiutare i poveri!”.

La preghiera è tutto, è il respiro dell’anima, è l’amore di Dio Padre che viene ad abitare in noi. Indubbiamente pregare avvolte può sembrare stancante, privo di risposta, vano. Non è così!

Don Dolindo Ruotolo, in uno dei suoi scritti sulla preghiera, invitava i figli spirituali a non spuntare mai l’arma della preghiera con la sfiducia, il pessimismo, la stanchezza, perchè il pessimismo riduce le nostre forze fisiche, facendoci perdere in vane recriminazioni e in più vane lotte.

Anche Mosè si stancava a tenere le mani sempre alzate, così Aronne e Cur misero una pietra sotto le braccia del Profeta e lo aiutarono sostenendogli le mani. Così anche noi dobbiamo pregare incessantemente nella comunità cristiana, nell’Adorazione Eucaristica e personalmente.

Solo tenendo le mani alzate al cielo giorno e notte faremo cadere petali di amore, santità e grazie sull’umanità.

* Dagli scritti di Padre Dolindo Ruotolo e del Cardinale Angelo Comastri