Conosciamo il Cardinale elettore Giorgio Marengo

Conosciamo il Cardinale elettore Giorgio Marengo

di Angelica La Rosa 

VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO

Il Cardinale Giorgio Marengo, I.M.C. (Missionari della Consolata), creato e pubblicato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 27 agosto 2022, con il Titolo di San Giuda Taddeo Apostolo, è membro del Dicastero per l’Evangelizzazione.

Nato il 7 giugno 1974 a Cuneo, in Italia, dopo aver fatto parte degli scout (Gruppo Agesci Torino 18), praticato scherma e conseguito il diploma al liceo classico Cavour, dal 1993 al 1995 ha studiato Filosofia presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale e dal 1995 al 1998 Teologia nella Pontificia Università Gregoriana (Roma). Dal 2000 al 2006 ha compiuto ulteriori studi presso la Pontificia Università Urbaniana, conseguendo la Licenza e il Dottorato in Missionologia. Ha emesso la Professione Perpetua il 24 giugno 2000 come membro dell’I.M.C. ed è stato ordinato sacerdote il 26 maggio 2001, nella chiesa del Beato Giuseppe Allamano in Torino, dal cardinale Severino Poletto. Nel 2002 consegue la licenza e, nel 2016, il dottorato in missiologia presso la Pontificia università urbaniana, frequentata dal 2000 al 2006.

Inviato missionario in Mongolia dopo l’ordinazione sacerdotale, è il primo rappresentante del suo ordine religioso nel Paese asiatico: lì è parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvajhėėr; dal 2016 e fino alla nomina episcopale è consigliere regionale dell’Asia e superiore dell’ordine per la Mongolia.

Il 2 aprile 2020 papa Francesco lo ha nominato prefetto apostolico di Ulan Bator e vescovo titolare di Castra Severiana, succedendo a Wenceslao Selga Padilla, deceduto il 25 settembre 2018.

L’8 agosto 2020 ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nel santuario della Consolata a Torino, dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, co-consacranti Cesare Nosiglia, arcivescovo metropolita di Torino, e il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.

Il 29 maggio 2022, al termine del Regina Caeli, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale. Nel concistoro del 27 agosto seguente lo ha creato cardinale presbitero di San Giuda Taddeo Apostolo. Il 21 maggio 2023 ha preso possesso del titolo cardinalizio.

Il risultato più notevole di Marengo è il suo lavoro nella costruzione della comunità cattolica in Mongolia, che non esisteva nel 1992, ma che ora conta circa 1.450 fedeli. Le vocazioni sono più che raddoppiate dal suo arrivo, con i sacerdoti aumentati da 11 nel 2003 a 25 nel 2022, i religiosi da 13 a 30 e le religiose aumentate di un terzo, da 23 a 33.

Marengo si è concentrato sul dialogo interreligioso, in particolare con la maggioranza buddista, e ha sottolineato l’importanza di comprendere la cultura e le tradizioni mongole. Una delle sue iniziative sociali più significative è la fondazione della Casa della Misericordia, un rifugio per le persone emarginate in Mongolia.

Il cardinale italiano è noto per il suo approccio all’evangelizzazione, che lui stesso definisce “sussurrare il Vangelo”. Questo metodo implica la costruzione di relazioni e la condivisione della fede con discrezione e rispetto per la cultura locale. Ha sentito parlare per la prima volta di questo termine da un cardinale indiano che lo usava per descrivere l’operato della Chiesa in Asia.

Il Cardinale Marengo ha parlato dell’importanza di annunciare specificamente il Vangelo a coloro che non lo conoscono. “Questa specificità non deve essere diluita, non deve perdersi in un discorso troppo generico sulla missione”, ha affermato. “Essere consapevoli di questa specificità e tenerla sempre presente mi sembra vitale in questo periodo per l’intera azione della Chiesa nel mondo e per il suo cammino nella storia”.

La missione della Chiesa, ha detto, non è né un’attività di marketing né un servizio umanitario, ma una responsabilità che si riceve con il battesimo. “Il Vangelo non viene comunicato come un’idea o come una delle opzioni di un menu. Questo è marketing”, ha detto Marengo.

Marengo ha sottolineato l’importanza della riverenza verso l’Eucaristia e si è concentrato sull’introduzione dei nuovi convertiti alla preghiera e sull’approfondimento della loro fede.

Il missionario italiano ha avuto un ruolo determinante nella preparazione della storica visita di Papa Francesco in Mongolia nel 2023, la prima visita papale nel Paese. In un’intervista del 2023 al National Catholic Register, prima della visita, l’ex presidente e primo ministro mongolo, Nambaryn Enkhbayar, ha sottolineato i successi di Marengo come missionario nel suo Paese.

“Marengo guida la Chiesa cattolica in Mongolia, con circa 1.300 cattolici su una popolazione totale di circa 3,34 milioni”, ha affermato. “Parla fluentemente il mongolo, una lingua difficile, che ha imparato vivendo in Mongolia per oltre 15 anni, principalmente nelle zone rurali del Paese”.

Il cardinale attribuisce grande importanza al dialogo interreligioso, considerandolo essenziale per la presenza della Chiesa in Mongolia, dove i cattolici sono una piccola minoranza.

Sotto la sua guida, la Chiesa in Mongolia è impegnata in diversi progetti legati all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al miglioramento delle condizioni di vita. Marengo considera queste iniziative sociali un modo per incarnare la fede e i valori del Vangelo nella società.

Il cardinale ha parlato poco delle questioni morali e urgenti del momento, poiché la sua attenzione si è concentrata principalmente sul lavoro missionario in Mongolia e sulla crescita della Chiesa cattolica in quel Paese.

 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments