Il Card. Romeo: “Riformare la Curia è una priorità”

Il Card. Romeo: “Riformare la Curia è una priorità”

di Bruno Volpe

INTERVISTA AL CARDINALE PAOLO ROMEO

“La Chiesa, come la famiglia, è in crisi. È Necessaria ed urgente la riforma della Curia”: lo dice in questa intervista il cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo emerito di Palermo che commenta la morte di Papa Francesco con vista Conclave.

Eminenza. A volte si palpa nei commenti una certa e buona dose di ipocrisia. Specie tra i potenti della terra che lodano ed esaltano il Magistero del Papa scomparso, ma nella realtà non mettono in pratIca quello che indicava…

“Non sarei tanto pessimista, perché sempre questo è accaduto. Non è il primo caso e neppure sarà l’ultimo. Bisogna vedere come a gioco lungo andranno le cose, prendendo a prestito la sempre attuale parabola del seminatore”.

Che cosa vuole dire?

“Papa Francesco è stato un autentico e vero interprete del Vangelo che ha vissuto con coerenza e semplicità. La parabola cui facevo riferimento, ci dice che il seminatore del chicco di grano, che appunto è la Parola, non raggiunge sempre e subito lo scopo. A volte gli uccelli beccano il mangime, talaltra non attecchisce per il terreno pietroso, vi è chi si fa prendere subito dall’ entusiasmo e poi abbandona alla prima difficoltà e invece esistono i casi di raccolto e con varie graduazioni. Ecco, la risposta è: vedremo alla distanza i risultati”.

Lei lo ha conosciuto personalmente…

“Certo e lo valuto davvero un uomo di Dio, innamorato del Vangelo, che ha vissuto e predicato con assoluta coerenza e soprattutto persona di preghiera, alla quale dedicava buona parte del suo tempo”.

Ora ci si prepara al Conclave e iniziano a circolare i nomi dei papabili…

“Sinceramente questo gioco dei papabili non lo capisco e neppure lo condivido, in quanto il Papa viene eletto dopo attente consultazioni, in base alle esigenze della Chiesa e soprattutto su ispirazione dello Spirito Santo. Non mi appassiona questo fare nomi”.

Che momento vive la Chiesa?

“Ogni morte di Papa è un momento naturalmente traumatico e siamo tutti colpiti e scioccati. Però la Barca di Pietro non affonda e reagisce, le forze del male non vinceranno, nonostante i venti contrari andiamo avanti perché il Signore è con noi. Sicuramente la Chiesa vive un tempo di crisi, e va detto. Ma è una crisi quasi normale essendo in crisi la stessa famiglia come le altre agenzie educative. Non bisogna turbarsi, ma prenderne atto con realismo”.

Di che cosa ha bisogno la Chiesa?

“Di preghiera prima di tutto. Papa Francesco voleva la riforma della Curia che sinceramente accusa battute a vuoto. Riformare la Curia è una priorità e penso sarà il primo grande e vero problema del nuovo Papa al quale va da ora la piena obbedienza e fedeltà. Nè Giovanni Paolo II, nè Benedetto XVI e Francesco sono riusciti in questo compito che non è semplice”.

Bergoglio è stato definito un Papa progressista. Di solito dopo un Papa di tal genere ne arriva uno più conservatore…

“Senta, la Chiesa non è un partito politico e queste terminologie, progressista, conservatore e simili sono adatte ad altri campi, non alla Chiesa, pertanto evitiamo di usare vocaboli del genere. Non possiamo assimilare la Chiesa ad un modello politico tradizionale”.

Sarà un Papa in continuità?

“La Chiesa è sempre in cammino e da questo punto di vista ci sarà continuità, nel senso che nessuno torna indietro. Tuttavia ogni Papa ha il suo stile, ha il suo modo di vedere, di sentire, di agire dettato dalla prudenza, coerenza, e dallo Spirito Santo. Abbiamo avuto per fortuna tutti grandi pontefici negli ultimi tempi e pertanto sono sereno. La Chiesa presto ne avrà un altro”.

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