Il Card. Marchetto sulla Chiesa divisa e i riflessi sul conclave
di Bruno Volpe
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INTERVISTA A CARDINALE AGOSTINO MARCHETTO
“Non possiamo negare che anche dentro la Chiesa cattolica e nel popolo di Dio ci siano divisioni “: il cardinale Agostino Marchetto in questa intervista che ci ha rilasciato parla della eredità di Bergoglio e guarda al futuro conclave.
Eminenza, viaggiamo in direzione del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Bergoglio. Che cosa si annuncia?
“Bella domanda e i pronostici bisogna sempre lasciarli da parte come le tabelle dei papabili, non hanno senso. La storia della Chiesa ci ha insegnato che nella maggior parte dei casi non ci prendono”.
Identikit del nuovo Successore di Pietro…
“Non esiste un identikit per il semplice fatto che il Papa ha il dovere di confermare i fratelli nella fede e da questo non può e non deve derogare. Sia sempre fedele a Cristo mettendo da parte ogni ambizione personale e soprattutto ricordi la regola aurea del cattolicesimo che non è integralista, ma è basato sul saggio et et, cioè “anche anche”. Non possiamo imporre totalmente il nostro modo di vedere e sentire, ma occorre mediare tra sensibilità, ovviamente sempre in ambito cattolico, ricordando che quando il Papa parla di fede e morale è infallibile. Vi è chi nega questa verità di fede e allora non lo possiamo chiamare cattolico”.
Che cosa vuole dire?
“Che il futuro Papa, ma vale per tutti, deve ricordare che non siamo quelli di ieri, ma senza correre troppo. In poche parole tener conto che esiste l’innovazione, ma anche la tradizione da rispettare e salvare. Le parole chiave sono continuità nel solco di Francesco, assieme a rinnovamento senza esagerazioni e fughe in avanti. La bussola sia sempre il Concilio Vaticano II che non è stato interpretato del tutto e non è finito. Eppure vi è chi pensa che sia tutto chiuso e guarda oltre. No, dobbiamo dargli compimento e soprattutto leggere, rileggere ed applicare bene e degnamente i suoi documenti e non sempre è accaduto per varie ragioni tra le quali la voglia di correre”.
Dopo Bergoglio chi?
“A questa domanda non sono in grado di rispondere. Ma certamente vogliamo un Papa cattolico. Bergoglio è stato criticato, ma non è mai andato fuori della ortodossia, ha detto quello che riteneva giusto col suo modo di esprimersi. Ricordiamo che ogni Papa è diverso dall’ altro e che ciascuno ha la sua sensibilità, il suo stile e modo di porsi. Non ha senso fare comparazioni di papi e graduatorie di gradimento. L’ importante è essere fedeli al Magistero e alla rivelazione che appartengono alla Chiesa e non al Papa regnante. Nessuno è padrone della Chiesa”.
Il cardinale Mueller ha rilasciato una intervista abbastanza critica sul Magistero di Bergoglio…
“Conosco il modo di pensare del cardinale Mueller e la cosa non mi sorprende affatto, anzi mi rafforza nella idea che oggi abbiamo una chiesa divisa e penso che questo potrebbe riflettersi sullo stesso conclave. Bergoglio ha detto quello che era nella sua visione”.
Non avrà corso troppo con una visione eccessivamente sociale della fede?
“La missione della Chiesa, quella principale, è la salvezza delle anime e si fonda sul mistero pasquale. Ovvero se è passione e morte, è anche resurrezione e gioia. Come vede ci sono sempre due lati, et et. Non dobbiamo pensare alla Chiesa come ad una ong, tuttavia ricordo che occuparsi dei poveri, degli ultimi e degli indigenti, del Creato o della economia fa parte del pensiero cattolico e della dottrina sociale della Chiesa. E poi teniamo conto della provenienza geografica di Bergoglio e del suo bagaglio religioso”
Bergoglio ha raggiunto i suoi obiettivi?
“Neanche Gesù ci è riuscito apparentemente se ci fermiamo alla morte in croce”
Necessario un Papa conservatore o progressista, ovvero di compromesso?
“Le categorie progressista e conservatore non sono adatte alla Chiesa e al Papa. Ogni conclave fa storia a sè e sulla carta, stante le divisione innegabilmente esistente nella Chiesa e nel popolo di Dio abbiamo bisogno di una parresia e di una discussione libera e franca. Non possiamo fare previsioni sui tempi, affidiamoci allo Spirito Santo in un tempo che non sembra molto bello per la Chiesa che si presenta divisa e talvolta scossa da divisioni interne”.
In casi del genere un Papa di compromesso…
“Nessuno lo sa. A volte accade”.