Scoperto sui rotoli di Qumran come veniva vissuto lo Shabbat all’epoca di Gesù

Scoperto sui rotoli di Qumran come veniva vissuto lo Shabbat all’epoca di Gesù

a cura della Redazione

LA SCOPERTA È CONSIDERATE TRA LE PIÙ IMPORTANTI DELL’ETÀ MODERNA

I rotoli  di Qumran sono stati rinvenuti tra i circa 900 Manoscritti del Mar Morto a cavallo tra il 1947 e il 1956 all’interno di grotte situate 12 chilometri a sud di Gerico. Scritti in aramaico,ebraico e greco, datano tra 150 a.C. e il 70 d.C. e sono suddivisi in testi biblici, manoscritti apocrifi e manoscritti settari. La scoperta è considerate tra le più importanti dell’età moderna.

Fino a qualche giorno fa si riteneva che non ci fosse alcuna altra informazione scritta sui piccoli frammenti dei rotoli di Qumran provenienti dalla collezione Reed e conservati presso la John Rylands Library di Manchester, rispetto a quello che era già stato evidenziato. Ma, dopo un’analisi condotta attraverso la tecnica della fotografia multispettrale dal network Dispersed Qumran Caves Artefacts Archival Sources (DQCAAS), composto da Joan Taylor, docente presso il King’s College di Londra, Marcello Fidanzio della Facoltà di Teologia di Lugano e Dennis Mizzi dell’Università di Malta, sotto la superficie dei minuti frammenti di pergamena, anneriti dall’umidità nel corso di due millenni, sono emersi in maniera inequivocabile i caratteri dell’alfabeto ebraico ed un riferimento allo Shabbat, il giorno dedicato dall’Ebraismo al riposo.

Il DQCAAS ha rilevato la presenza di un testo ebraico halakhico, ovvero di natura giuridica, che regolava l’osservanza del Sabato da parte di una corrente del giudaismo durante la fine del cosiddetto Periodo del secondo tempio, corrispondente all’epoca di Gesù.

“E’ una grande emozione avere un’esperienza diretta con questi testi”, ha spiegato a Vatican News Marcello Fidanzio, direttore dell’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche alla facoltà di teologia di Lugano: “Si ha come la sensazione di chiudere un gap temporale e avvicinarsi all’esperienza di chi ha scritto e poi letto questi testi”. Gli studiosi proseguiranno ora nel loro lavoro di comprensione dei testi e di analisi dei materiali.

 

QUI E’ POSSIBILE ASCOLTARE L’AUDIO DELL’INTERVISTA AL PROFESSOR FIDANZIO

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