Morta Giovanna Contarella, vide lacrimare la Madonna a Siracusa

di Angelica La Rosa

MORTA LA TESTIMONE OCULARE DELLA LACRIMAZIONE DELLA MADONNA A SIRACUSA

Il rettore del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, Padre Aurelio Russo, ha dato notizia della morte di Giovanna Contarella, 95 anni, testimone oculare della lacrimazione della Madonna.

Padre Russo ha scritto che “nel 1952 la donna fece il suo primo pellegrinaggio a Lourdes con il Treno Bianco degli Ammalati, legandosi da allora all’Associazione dell’Unitalsi, diventando punto di riferimento di tante generazioni di giovani e trasmettendo a tutti l’amore alla Chiesa nel servizio ai più deboli”. Poi Il 31 agosto 1953, all’età di 29 anni, fu incaricata dalle autorità ecclesiastiche – insieme a Lisetta Toscano, allora Presidente dell’Azione Cattolica e della Gioventù Femminile – a recarsi in incognito presso l’abitazione di via degli Orti 11 in Siracusa, dove si diceva che una Madonnina piangesse. Giovanna poté verificare con i suoi occhi il Pianto della Madonna, come lei stessa – il 10 settembre 1953 – raccontò al Tribunale Metropolitano di Siracusa”.

Ecco la sua deposizione di allora: “Siamo arrivate ad entrare nella casa, dopo qualche momento, per calmare la gente che faceva troppa ressa, il Quadro è stato ritirato e portato a casa. Abbiamo potuto vederlo da vicino, anzi ce lo fecero baciare e potemmo constatare che era completamente asciutto. Seguimmo la padrona di casa che lo portò in camera e lo poggiò sopra un materasso, guardammo ancora da vicino: nessuna traccia di lacrime. La signora volle che tutti, eravamo circa dieci persone, uscissimo dalla camera e uscì anch’essa dopo di aver coperto il Quadro davanti a noi con un pannolino completamente asciutto. Nella camera non rimase alcuno. Dopo alcuni minuti la signorina Toscano chiese alla signora che ci facesse entrare solo un momento, si convinse ed entrammo; mentre la signora accendeva la luce, la signorina Toscano ha sollevato il pannolino ed abbiamo constatato due grosse lacrime proprio negli occhi, il viso rigato e, nelle pieghe che il mantello forma alle braccia, raccolte delle lacrime. Le altre persone che ci erano venute dietro in camera hanno constatato lo stesso fenomeno. La signora ha asciugato le lacrime sul viso con qualche batuffolo di cotone o fazzoletto che noi le abbiamo dato, ma notavamo che dopo asciugate si rinnovavano”.

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