Massimo Gandolfini: “ecco perché abbiamo sospeso, momentaneamente, le proteste sull’omotransfobia”

Massimo Gandolfini: “ecco perché abbiamo sospeso, momentaneamente, le proteste sull’omotransfobia”

“Dopo aver raccolto il maggior numero possibile di informazioni in merito al confuso iter parlamentare del PdL Zan (informazioni non certezze!), dopo aver attentamente vagliato varie opzioni e, mi sia concesso, dopo aver pregato, sono giunto alla decisione di RIMANDARE la nostra manifestazione di Roma #RESTIAMOLIBERI fissata per l’11 luglio prossimo. Attenzione: RIMANDARE NON CANCELLARE!”.

Così ha scritto il neuropsichiatra Massimo Gandolfini, Presidente dell’Associazione Family Day – Difendiamo i Nostri Figli, comunicando che è sospesa la manifestazione di contrasto alla proposta di legge sulla omotransfobia spiegandone, sinteticamente, i motivi, di ordine organizzativo e di ordine “politico”.



“Piazza del Popolo è contingentata, con accesso attualmente consentito a non più di 1500 persone distanziate; Abbiamo già comunicazione di migliaia di Amici intenzionati a partecipare organizzando pullman e gruppi da tutto il territorio nazionale;  Quanto sopra rende la nostra manifestazione difficilmente conciliabile con le disposizioni vigenti, esponendo migliaia di Amici al rischio di avere sostenuto spese e sacrifici considerevoli, per poi vedersi negato l’accesso alla piazza! Il testo unificato del PdL non è ancora stato depositato in Commissione Giustizia della Camera: si rimanda di giorno in giorno, ed ora si parla del giorno 30 giugno o 1 luglio. I tempi della presentazione, discussione generale, elaborazione degli emendamenti e discussione degli stessi, con votazione, lasciano supporre che il testo potrebbe essere licenziato dalla Commissione non prima della seconda settimana di luglio. In questo mese il Parlamento è impegnato sui decreti “emergenza” e sul decreto “giustizia”, capitoli evidentemente “delicatissimi” e decisamente più urgenti, segnati da una dura dialettica fra i partiti!”.



Per il professor Gandolfini “il chiarissimo comunicato della Presidenza CEI”, ha “aperto un dibattito dentro i partiti della maggioranza, e”, probabilmente, questo ha portato “ad atteggiamenti più prudenti circa l’ingresso in aula della Camera del PdL”.

Concludendo la sua nota il medico lombardo ha spiegato che è “molto probabile (la certezza è impossibile!) che il testo arrivi in Aula in settembre, ma bisogna tener conto che in settembre ci sono le elezioni regionali (6 regioni). Dobbiamo tenere gli occhi ben aperti, tenere i motori caldi e pronti, monitorare passo dopo passo l’evoluzione dei provvedimenti, in modo da essere pronti a muoverci nel momento più opportuno, quando ci sono le condizioni perché la nostra manifestazione sia tempestiva e carica del maggior significato culturale e politico per fare pressione sul Parlamento (non dimentichiamoci che l’eventuale legge deve poi passare al Senato, ove lo schieramento contrario ha numeri molto più consistenti). Dunque, Vi assicuriamo il massimo di attenzione e di allerta, e Vi chiediamo di TENERVI PRONTI perché possiamo organizzarci e partire in tempi che saranno certamente RAPIDI, con minimo PREAVVISO, nel mese di settembre/ottobre. Ripeto, la manifestazione a Roma è RIMANDATA, secondo opportunità! Stiamo inoltre proseguendo il lavoro per coinvolgere altre Associazioni del nostro mondo prolife e profamily. Dobbiamo collaborare con grande condivisione aiutandoci a vicenda. Quel tale diceva che ‘da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano’. Con la passione, il coraggio e la lealtà di sempre, a testa bassa nella missione di servire il Bene, la Verità e, oggi più che mai, la Libertà che la ‘dittatura del pensiero unico’, vorrebbe negarci. A presto, a Roma!”


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