Il prelato dell’Opus Dei: “essere personalmente fedeli nella continuità”

di mons. Fernando Ocáriz

Monsignor Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, in occasione dell’anniversario dell’elezione di mons. Álvaro del Portillo (1914-1994) a primo successore di san Josemaría Escrivá (1902-1975) nella guida dell’Opera, ha fatto arrivare un messaggio a tutti i fedeli e alle persone che ne frequentano i mezzi di formazione.

Eccone il testo (cliccare qui per la versione integrale).

Il prossimo giorno 15 saranno passati 45 anni dall’elezione di don Álvaro [del Portillo, beatificato a Madrid il 27 settembre 2014] quale primo successore di san Josemaría. È stato un momento molto importante, perché ha segnato l’inizio della continuità nella fedeltà all’eredità del nostro fondatore, che ci ha insegnato a portare lo spirito dell’Opus Dei all’oggi della nostra vita. Il beato Álvaro ha dato inizio a questo tempo con la sua fedeltà personale; in lui vediamo che la santità nell’ordinario è un dono di Dio per renderci felici e per rendere felici le persone che ci stanno accanto.

Vi invito a considerare in questi giorni l’esempio di don Álvaro come roccaforte – saxum – sulla quale nostro Padre ha potuto appoggiarsi sempre e che ha saputo sostenere gli altri. Questo è stato possibile soprattutto grazie alla sua unione con Gesù Cristo, fonte della sua fedeltà, della sua pace e della sua gioia. Può esserlo anche per ciascuna e ciascuno, perché Cristo è «vita della nostra vita», come diceva san Josemaría (Via Crucis, XIV stazione). Questo anniversario appare una stupenda occasione per confermare il desiderio di essere anche noi una continuità fedele a servizio della Chiesa e di tutte le anime.

È ancora molto recente l’ordinazione di 29 nuovi sacerdoti della Prelatura; il nostro ringraziamento a Dio per il dono del sacerdozio sia sempre accompagnato dalla nostra preghiera per loro.

Il giorno 15 celebriamo la memoria liturgica dei Dolori della Santissima Vergine. Ella, forte ai piedi della Croce, ci ottenga sempre dal Signore di essere personalmente fedeli nella continuità. Questo comporta, in un modo o nell’altro, di stare con Gesù sulla Croce sostenuti da Maria.

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