Alcuni continuano ancora con la menzogna dissacratrice circa la Santa Casa

Alcuni continuano ancora con la menzogna dissacratrice circa la Santa Casa

L’8 settembre si è celebrata a Loreto la solennità della Natività di Maria, poiché vuole la tradizione che proprio nella Santa Casa di Nazareth, custodita nel Santuario Lauretano, la Vergine Immacolata abbia visto la luce, dalla mamma Sant’Anna. Quest’anno tale celebrazione della Natività di Maria aveva un significato ancor più grande che nel passato, poiché si svolgeva nel pieno dell’Anno Giubilare indetto per il Centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione”, come dichiarato il 24 marzo 1920 dal papa Benedetto XV, nel riconoscimento ufficiale della verità storica dei “voli miracolosi” della Santa Casa.

In aggiunta, proseguendo una tradizione iniziata dal Card. Angelo Comastri nel 1998, quando era Vescovo di Loreto, una autorità dello Stato presiede ogni anno – nella festa della Natività – all’accensione della Lampada per l’Italia, che viene posta nella Santa Casa a simboleggiare la preghiera della Chiesa per la Nazione Italiana. Nell’8 settembre scorso per tale accensione è intervenuto lo stesso Capo dello Stato Sergio Mattarella, dando a tale accensione della Lampada un significato “mondiale” e non più esclusivamente di preghiera per l’Italia, anche in ragione dell’epidemia mondiale che ha coinvolto tutti i Paesi del mondo, e per cui pregare.

Era quindi un’occasione particolarmente felice e solenne per riproporre a tutto il mondo l’insegnamento della Chiesa riguardo alla autenticità della “reliquia” della Santa Casa unitamente a far conoscere l’approvazione secolare da parte della Chiesa della verità storica delle “Traslazioni Miracolose”, come attestano centinaia di studi secolari e di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche esistenti e dalla Chiesa sempre avallati.

E’ avvenuto però che il quotidiano AVVENIRE sembra aver colto questa opportunità straordinaria del Giubileo e della presenza del Capo dello Stato a Loreto per la festa della Natività, non per far conoscere ed esaltare ancor più la Santa Casa, ma per pubblicare un articolo che – al di là delle intenzioni dell’autore – risulta essere dal punto di vista storico e devozionale il più dissacrante sulla Santa Casa, da quando dal 1984 il Padre Giuseppe Santarelli inventò le “false ipotesi” del trasporto umano di “alcune sante pietre” della Santa Casa, negando in tal modo sia l’autenticità della reliquia nazaretana che la verità delle Traslazioni Miracolose, e dando così inizio alla dissacrazione della storia della Santa Casa.

Nel giorno più solenne dell’8 settembre, però, AVVENIRE è andato anche “oltre” queste falsificazioni e mistificazioni lauretane operate negli ultimi decenni dalla Basilica Lauretana, “inventando” nuovi e non identificati “resti” dell’umile abitazione di Maria, e facendo scomparire del tutto persino l’esistenza stessa della Santa Casa di Nazareth a Loreto.
E’ stato, infatti, con immensa tristezza che i lettori del quotidiano cattolico, che è il giornale ufficiale dei Vescovi italiani, hanno dovuto leggere in AVVENIRE del 9 settembre 2020 – nel dedicare a pag. 5 un ampio “Primo Piano” all’evento dell’accensione della Lampada per l’Italia -, l’articolo principale del quotidiano, che ha riportato per l’ennesima volta e più gravemente la MENZOGNA dissacratrice circa la stessa Santa Casa, ove si scrive: “La lampada, simbolo dell’invocazione quotidiana del popolo alla Vergine, subito dopo l’accensione è stata posta sopra l’altare, di fronte all’immagine della Madonna, dentro la Santa Casa in cui SONO CONSERVATI I RESTI che la tradizione cristiana riconduce all’umile abitazione della Madonna a Nazareth, IVI TRASPORTATI E POSTI IN SALVO DAI CROCIATI NEL 1291”.

L’articolista, non competente dal punto di vista storico, come lui stesso ha riconosciuto umilmente in un successivo contatto diretto con me – come più sotto preciserò –, e quindi senz’altro “in buona fede”, si era “fidato” di quanto vagamente letto nel sito Internet del Santuario di Loreto, demandando peraltro all’esame del direttore di AVVENIRE, o da chi da lui delegato, la eventuale correzione delle parti storiche dell’articolo, ove fossero state erronee. Ma né il direttore MARCO TARQUINIO né altri da lui eventualmente delegati hanno eccepito nulla sui contenuti dell’articolo e quindi hanno autorizzato lo scritto senza porre alcuna obiezione o precisazione, dimostrando in quella frase sopra denunciata e lasciata pubblicare tutta l’ignoranza e l’irriverente pressapochismo di AVVENIRE a riguardo della straordinaria storia della Santa Casa.

L’articolista di AVVENIRE, infatti, con l’avallo della direzione di AVVENIRE, ha affermato che “DENTRO la Santa Casa” “SONO CONSERVATI I RESTI” dell’“umile abitazione della Madonna a Nazareth”. Quindi, per AVVENIRE quella che è chiamata “la Santa Casa” per antonomasia, cioè le “tre Pareti” custodite nel Santuario, ora non sono più in realtà la “Santa Casa” di Nazareth bensì le tre Pareti sono solo “una casa” “dentro la quale” “sono conservati “i resti della Casa di Maria”. Poiché “dentro” le tre Pareti non vi è però alcun’altra Casa né “resti” di essa, quali sarebbero allora “i resti” dell’umile abitazione della Madonna a Nazareth “conservati” “dentro” la Santa Casa, cioè “dentro”le tre Pareti? Forse la ciottola di Gesù Bambino esposta dietro l’altare? qualche arnese da cucina? altre suppellettili domestiche? oppure il crocifisso? o la statua della Madonna?… o cos’altro?… Non è precisato e quindi non ci è dato di saperlo.

Ciò che invece fa intendere ai lettori la semplicistica e contraddittoria frase surriferita riportata da AVVENIRE è che la “Santa Casa vera”, cioè le tre Pareti che sono appunto “la Santa Casa di Nazareth”, sono solo il contenitore di “resti” della Casa di Nazareth “contenuti però dentro” quelle tre Pareti, che quindi, secondo logica, quelle tre pareti non hanno alcun riferimento alla Santa Casa di Nazareth, e quindi non sono la Santa Casa di Nazareth, perché “i resti” di quella Santa Casa Nazaretana sono contenuti “dentro” le tre Pareti, ove però non ci sono “resti” di alcunché!

Questa nuova “interpretazione” non l’aveva mai affermata nessuno prima d’ora, neppure il padre Santarelli. Quindi, AVVENIRE è andato addirittura molto più avanti e in modo radicale nella distruzione e dissacrazione totale della Santa Casa, che era stata avviata ed operata dalla stessa Basilica Lauretana negli ultimi tre decenni di “apostasia”. Infatti, AVVENIRE ora afferma che le tre Pareti sono solo dei “contenitori” di “resti non precisati” della Casa di Nazareth, custoditi però – tali “resti”- all’interno di quelle tre Pareti, che quindi non hanno più – le tre Pareti – alcun riferimento alla stessa Santa Casa di Nazareth. Quindi non ci sono più a Loreto neppure le “alcune sante pietre” della Casa di Nazareth, smontate e rimontate e frammiste ad altre “non originali” che il Padre Santarelli nei suoi falsi studi aveva “ipotizzato” a riguardo della composizione delle tre Pareti.

L’articolista di AVVENIRE sicuramente non voleva dire tutto questo, ma la logica inequivocabile delle parole del suo scritto dice però esattamente proprio “tutto questo”, con l’approvazione della direzione di AVVENIRE, che evidentemente o non legge ciò che lascia pubblicare o è talmente superficiale e incompetente da non capire la mostruosità distruttiva di poche frasi che lascia pubblicare con colpevole noncuranza e pressapochismo.

Nella suddetta frase pubblicata, inoltre, con perentoria sicurezza l’articolista afferma che quegli “non identificati resti”contenuti “dentro” le “tre Pareti” – ritenute perciò ora erroneamente come “la Santa Casa” – furono trasportati (tali “resti”) e messi in salvo dai Crociati, di cui però non viene fornita alcuna documentazione, perché infatti non esiste al riguardo nessuna documentazione, in quanto tale trasporto dei Crociati non è mai avvenuto; mentre, al contrario, esistono migliaia di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche – anche in mio possesso -, nonché centinaia di approvazioni per sette secoli di tutti i Papi, di innumerevoli Santi e Sante e persino molte “rivelazioni mistiche” – oltre agli innumerevoli miracoli e persino “apparizioni mariane” (poco conosciute) avvenute dentro la Santa Casa – che attestano inequivocabilmente la “verità storica” delle molteplici “Traslazioni Miracolose” della Santa Casa avvenute in almeno cinque luoghi diversi tra il 1291 e il 1296. L’articolista ignora tutto questo, e lo ignora anche il Direttore di AVVENIRE che ha autorizzato nella circostanza della massima solennità Lauretana, costituita appunto dalla Natività di Maria, la pubblicazione di una così rinnovata e colossale MENZOGNA STORICA DISSACRATRICE.

In aggiunta, la crassa ignoranza sulla storia della Santa Casa – che disonora AVVENIRE che la riporta e l’avalla – è il riferimento alla data del trasporto umano a Loreto, indicato avvenuto nel 1291, mentre in Italia la reliquia della Santa Casa, cioè proprio le tre Pareti originarie di Nazareth, giunsero e si spostarono in più luoghi “miracolosamente” solo negli anni 1294-1296. L’anno 1291 è invece l’anno in cui le tre Pareti (e non i “non identificati” “alcuni resti”) giunsero a Tersatto, presso l’attuale città di Fiume in Croazia, da cui poi furono traslate “miracolosamente” nelle Marche in più luoghi, appunto negli anni 1294-1296.

La gravità di tutta questa DISINFORMAZIONE DISSACRATRICE, in quello che era il giorno più bello, più solenne e più sacro di Loreto per la festa della Natività di Maria, però non si è esaurita qui da parte di AVVENIRE.
Supponendo infatti – da parte mia – che l’autore dell’articolo, di nome Angelo Picariello, scrivendo cose così assurde ed erronee sulla Santa Casa fosse del tutto “ignaro” della stessa “vera storia” della Santa Casa – e quindi si fosse solo e superficialmente “fidato” di qualche nozione letta qua e là -, prima di scrivere il presente articolo di “replica” ho cercato di rintracciarlo attraverso “Facebook” il giorno dopo la pubblicazione in AVVENIRE, riuscendo a mettermi in contatto direttamente con lui, il quale – venuto a conoscenza dei suoi gravi errori storici – si è dichiarato con me profondamente rammaricato, spiegandomi che quelle errate informazioni le aveva apprese, anche se riportate in modo distorto, dal sito stesso del Santuario di Loreto e che comunque aveva affidato al Direttore di AVVENIRE, o a responsabili della Redazione del quotidiano, il controllo della correttezza di quanto aveva scritto al riguardo, per non incorrere in errori.

Fornitogli allora una grande quantità di documentazioni e articoli da me pubblicati e conferenze da me tenute in varie città – e trasmesse nella mia WebTv TELE MARIA (www.telemaria.it), e pubblicate nel mio sito “LA VOCE CATTOLICA” –  sulla vera storia delle Traslazioni Miracolose, il Picariello mi aveva pregato di attendere di scrivere e di pubblicare la mia presente “replica” (ancora non composta), al fine di avere il tempo di contattare la Direzione e la Redazione di AVVENIRE per proporre di pubblicare da parte sua un nuovo articolo, che smentisse e correggesse quanto aveva scritto nel giorno della Natività, permettendo così ai lettori di AVVENIRE di venire a conoscere il vero insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa riguardo all’approvazione del miracolo avvenuta innumerevoli volte per sette secoli da tutti i Papi, sia riguardo all’autenticità della reliquia nella sua integralità come della verità storica delle molteplici Traslazioni Miracolose avvenute tra il 1291 e il 1296.

Tuttavia, l’articolista Angelo Picariello infine mi telefonava che anche il suo lungo e sofferto tentativo di trovare un accordo con la Redazione di AVVENIRE per convincere il Direttore a permettergli di fargli fare un nuovo articolo correttivo di quanto aveva scritto con imprudente superficialità – seppure in buona fede e perché ingannato dagli scritti “falsi” pubblicati dallo stesso Santuario di Loreto -, non aveva trovato alcun accoglimento da parte del Direttore, il quale – in tal modo – ha inteso così “mantenere” e “confermare” ai lettori la FALSITA’ dissacrante di quanto era stato già pubblicato il giorno 9 settembre u.s.

Nel frattempo io stesso avevo già tentato in tre giorni per tre volte un contatto telefonico e diretto con il Direttore MARCO TARQUINIO, perché intervenisse e smentisse con un nuovo articolo quanto pubblicato in quello scritto infausto del 9 settembre. Ma dalla Segreteria del Direttore di AVVENIRE mi è giunta sempre la risposta (palesemente “pretestuosa”) o che il Direttore “stava per partire” (una volta in aereo, un’altra volta in treno) o che in quel momento era occupato. Ho comunque lasciato, da parte mia, l’incarico all’interlocutore telefonico di richiedere al Direttore di chiamarmi appena avesse avuto un momento libero dai suoi viaggi ed impegni; ma l’interlocutore della Segreteria, imbarazzatissimo, mi faceva allora capire che il Direttore non intendeva affatto chiamarmi, dimostrando così l’ipocrisia di un comportamento esecrabile ed irresponsabile del Direttore Marco TARQUINIO, che – dopo il diniego alle richieste correttive dell’articolista – ha deliberatamente rifiutato ogni colloquio chiarificatore con il sottoscritto, lasciando così mantenere un gravissimo e dissacrante errore del suo giornale sulla storia della Santa Casa, senza alcuna volontà di volerlo smentire e correggere, omettendo gravemente anche ad un suo dovere professionale, in quanto ha voluto e vuole lasciare nell’inganno e nel “falso” i suoi lettori e venendo meno anche al compito istituzionale di AVVENIRE di dover pubblicare e testimoniare soltanto il vero insegnamento del Magistero della Chiesa, anche a riguardo del “miracolo” della Santa Casa di Loreto.

Prof. GIORGIO NICOLINI
Direttore di TELE MARIA

 

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