Per don Roberto non ci saranno inginocchiamenti e i grandi media lo hanno già dimenticato

Per don Roberto non ci saranno inginocchiamenti e i grandi media lo hanno già dimenticato

Di Antonella Paniccia

 

Chi crede non muore. E don Roberto Malgesini vive, più di prima. Lui che prima era uno sconosciuto, per sua scelta, perché viveva la sua missione cristiana nel nascondimento, agiva in silenzio, senza troppe parole, in sordina si muoveva tra i suoi poveri indistinti, non classificati socialmente né religiosamente.

Fortunato chi l’ha incontrato, non capita a tutti di incontrare un santo sulla propria strada. Perché i santi son così: incuranti delle esibizioni, delle manifestazioni pubbliche, dei clamori. Essi amano e basta. Aiutano. Sempre.

E don Roberto non aveva certo negato aiuto neanche al suo carnefice, lo aveva aiutato. Proprio come Gesù che era stato condannato e crocifisso probabilmente anche da coloro che aveva guarito, abbandonato da chi ogni giorno condivideva i pasti con lui e lo seguiva nel suo cammino.

Una vita straordinariamente ricca, agli occhi di Dio, quella di questo sacerdote: si è portato dietro un bagaglio di opere silenziose e buone oggi testimoniate da tantissime persone. Eppure, la società dei media lo ignora. I “giornaloni” non si sprecano in titoli efficaci, i parroci (tranne qualcuno) non lo ricordano in chiesa. Forse, per don Roberto, non ci saranno inginocchiamenti al Parlamento, né alle corse di Formula 1 o di Moto GP, né alle gare di atletica.

Una società adusa ad osannare e sbandierare principi di eguaglianza, di libertà, di umanità, di buonismo. Ma pronta e veloce più della luce, ad oscurare la verità, quella scomoda. E la verità è che stiamo soccombendo, come cristiani. Neanche una lacrima riusciamo a versare se non viene sollecitata dalle varie “dottoresse” del giornalismo televisivo, con servizi commoventi a comando.

Don Roberto è stato ucciso. Martire. Bianco. Cristiano. Io lo piango nel mio cuore e gli dedico la santa comunione.

 

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Un momento di silenzio per ricordare con affetto, Don Roberto e affidarlo a Maria, che ne custodisce l’Anima, dentro il Suo Cuore Immacolato.
Ogni granello della Corona del Rosario, sia oggi a lui dedicato…

Don Roberto ha scelto la vita vera, quella che non gli sarà mai tolta. Riflettiamo attentamente su quello che egli ha scelto di fare.

Così straordinario e speciale .
È con Dio.
Lo ricorderò nelle mie preghiere.