La multinazionale degli aborti reagisce con rabbia alla nomina della Barrett alla Corte Suprema

Di Angelica La Rosa

La principale multinazionale dell’aborto, Planned Parenthood, si è scagliata contro la nomina della cattolica Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti perché va radicalmente contro i suoi interessi ideologici ed economici.

“Amy Coney Barrett è una minaccia ai nostri diritti riproduttivi e all’assistenza sanitaria. La nomina di Barrett è un insulto all’eredità di Ruth Bader Ginsburg e a tutto ciò per cui ha combattuto durante la sua vita. Questo è il tribunale del popolo, la sede del popolo”.

Così hanno scritto da Planned Parenthood per lanciare una campagna contro la nomina di Barrett, la cattolica che dovrebbe prendere il posto della defunta Ruth Bader Ginsburg, di famiglia ebrea ma atea.

Secondo la multinazionale dell’aborto la Barrett: “Si oppone incondizionatamente al diritto di aborto e ha suggerito che la sentenza Roe contro Wade fosse un errore che dovrebbe essere rivisto. Ha criticato apertamente la legge sulla salute di Obama e la sentenza della Corte Suprema che non l’ha abrogata. Ha detto che i giudici non dovrebbero seguire la legge se è in conflitto con le loro credenze religiose”.

L’iter della Barrett per arrivare alla Corte Suprema sarà veramente duro. Una cattolica coerente, scelta per un posto nel massimo organo giurisdizionale americano, subirà il fuoco di fila dei maggiori poteri forti internazionali.

 

 

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