Angela ha fatto la monella! Ovvero come accaparrarsi il vaccino

IL CATTIVO ESEMPIO TEDESCO INCENTIVERÀ ALTRE FUGHE IN AVANTI?

Di Diego Torre

Europa! Solidarietà! Fraternità! Basta con i perversi nazionalismi! Vaccino per tutti!

Tre giorni fa l’Europa ha celebrato il Vaccine-Day con l’ingresso trionfale del vaccino- salvatore, anche se “frettolosamente” collaudato, negli Stati dell’Unione Europea.  Politici, telecamere, spiegamenti militari e polizieschi, copertura massmediatica totale, pronta, cieca e totalitariamente acritica. Certo, all’Italia e a qualche altro parente povero sono toccate pochissime dosi, alla Francia di più, alla Germania il massimo. Beh! Quisquilie , alla fine lo avremo tutti.

Ma i tempi in queste genere di storie sono preziosi e determinanti. Prima hai il vaccino (sempre che funzioni per bene) e minore è il numero dei morti nonché i danni all’economia. Le dosi disponibili inoltre non sono sufficienti  per tutti; non ora. Chi prima arriva (forse) si salva ; gli altri…. aspettano. Ma sempre quisquilie sono; obiezioni superate dal dogma che non puoi contestare: “ce lo chiede l’Europa!”. E all’Europa, si sa, non si può dire di no.

Nella Decisione europea del 18 giugno, si era concordato l’approccio centralizzato all’acquisto, con l’esclusione di una negoziazione separata, proprio per evitare che i più “grossi” precedessero da soli negli acquisti lasciando gli altri a becco asciutto.

L’Europa oltretutto aveva contribuito alla ricerca del farmaco con grande gioia delle case farmaceutiche. Siamo o non siamo una grande famiglia?

Ma mentre così si blaterava Angela Merkel si preoccupava del “suo” popolo, quello tedesco, e, muta muta, acquistava 30.000.000 (trenta milioni) di dosi, forte anche del fatto che il vaccino Pfizer-BionTech venisse prodotto in Germania. Ogni dose fornita ad una nazione è una in meno per un’altra.

Certo col tempo l’avremo tutti, ma “dopo”, quanti contagiati saranno ancora in vita e quante economie saranno già collassate? Il cattivo esempio tedesco incentiverà altre fughe in avanti?

E ora chi avrà il coraggio di andare a dire al cancelliere tedesco: “Angela, hai fatto la monella!”?

Questa è l’Europa fondata sul mercato e sulle banche. Se la sua unità non si fonda sulle solide, comuni, radici cristiane, essa non sarà mai una patria. E nel pericolo e nel bisogno emergeranno sempre gli interessi nazionalistici al grido di “ognuno per sé e liberi tutti”.

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