L’operazione Dark Winter è ancora in corso, sullo sfondo l’agenda 2030.

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Di Lorenzo Capellini Mion

La Danimarca con ogni probabilità sarà la prima a dotarsi di un passaporto sanitario digitale per consentire i viaggi all’estero.

Fino a poco fa si trattava di una teoria cospirativa, ma in fondo lo era anche un governo Draghi.

Intanto nelle redazioni del giornale unico pare abbiano elaborato il lutto riguardo ai dati che manifestano l’elevata efficacia del vaccino russo: la geopolitica dei vaccini, che coinvolge su tutte le super potenze quali Cina, India, Russia e Stati Uniti (e altri potentati sovranazionali), è appena iniziata.

Non sarà breve e le conseguenze tutt’altro che scontate.

Personalmente considero il potersi vaccinare un diritto e non un dovere e vorrei poter decidere se farlo o meno.

Non credo ci saranno obblighi perché sarebbero troppi gli ostacoli posti dalle carte dei diritti a partire dalle costituzioni, quella italiana mi sembra chiarissima nel merito, ma non sarà difficile rendere la vita impossibile a chi “resisterà”.

Nel caso sarei propenso ad optare per un vaccino come Sputnik, basato sulla tecnologia del vettore virale ovvero su un adenovirus non replicante incapace di infettare l’organismo, che dà risultati apprezzabili lasciando in pace il DNA.

In sostanza qualora non potessi scegliere “se” mi auguro di poter scegliere “quale”.

A proposito, secondo fonti Britanniche le varianti del virus di Wuhan sarebbero già 4000 e non vorrei che per ognuna di queste dovesse corrispondere una o più punture.

Qualcosa dovrebbe averla insegnata la cronistoria dei vaccini contro l’influenza, che quest’anno è miracolosamente sparita.

Uno dei tanti temi per i quali la ricerca della verità sembra demandata alle generazioni future: l’operazione Dark Winter è ancora in corso, sullo sfondo l’agenda 2030.

A questo punto solo un imprevisto potrà fermare questo gigantesco esperimento sociale ma la storia è fatta, anche, di spettacolari imprevisti. Stop the Great Reset!