“L’aborto farmacologico, oramai pratica ‘fai da te’, banalizza il dramma dell’aborto”

L’ON. BASSO (LEGA-ID): “NO ALLA BANALIZZAZIONE DELL’ABORTO. PESSIMA SCELTA I MANIFESTI DELL’UAAR”

Di Angelica La Rosa

Relativamente ai manifesti dell’UAAR, a tema RU486 e sull’aborto farmacologico a casa, è intervenuta l’eurodeputata della Lega Alessandra Basso.

“In questi giorni nella provincia di Bologna sono comparsi alcuni manifesti dell’UAAR che mirano a esaltare l’aborto farmacologico a casa tramite l’uso della ru486, possibile a causa delle nuove linee guida ministeriali in materia recepite anche dall’Emilia-Romagna. Si tratta di un grave errore perché rischia di banalizzare sia la difficile situazione della donna, sia la vita nascente del concepito”, ha dichiarato la Basso.

“Conformemente all’articolo 8 della stessa legge 194, questa pratica necessitava prima di una ospedalizzazione. Questo per garantire alla donna il dovuto accompagnamento e la necessaria sorveglianza sanitaria in caso di emorragie o altre complicanze. Per questo diverse regioni hanno scelto di non recepire le linee guida”, ha spiegato l’eurodeputata della Lega.

“La scelta di ridurre l’aborto farmacologico a una pratica ‘fai da te’, come recentemente sottolineato anche dal nostro consigliere regionale Matteo Montevecchi, è infelice e banalizza il dramma dell’aborto, che tocca la donna, e la vita del concepito. Mi auguro che Bonaccini riveda il prima possibile le procedure della nostra regione in materia”, ha concluso continua la parlamentare europea del Carroccio.

 

 

Foto: uno dei manifesti affisso a Casalecchio (Bo)

 

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