Shemà. Commento al Vangelo del 12 aprile della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Gv 3, 1-8

lunedì 12 Aprile 2021

Oggi il Vangelo ci mostra, attraverso il racconto dell’incontro tra Gesù e Nicodemo, delle parole che Gesù aveva detto prima della sua Pasqua, ma che noi oggi, all’inizio di questa settimana in cui la liturgia ci fa iniziare la seconda settimana del tempo di Pasqua, leggiamo alla luce della Pasqua. Nelle parole di Gesù a Nicodemo, infatti,  già i Padri della Chiesa avevano fatto notare che si trova con grande evidenza il riferimento alla nascita da acqua e Spirito che la Chiesa ha trasmesso come pratica rituale nel Battesimo, un atto rituale che porta un dono spirituale talmente profondo da  far nascere i credenti alla fede cristiana, per cui un battezzato è una persona nata dallo Spirito. Ecco, oggi la liturgia ci esorta a celebrare e ricordare  questo grande dono che i battezzati hanno ricevuto dalla fede della Chiesa. La notte di Pasqua nell’antichità venivano battezzati i credenti che avevano vissuto anni di catecumenato, ma ancora oggi, per tradizione, nella Veglia Pasquale tutti i cristiani ricordano le promesse del loro battesimo, e oggi, dopo una settimana da questo evento fondante della nostra fede, la liturgia ci offre questo testo perché possiamo cogliere dalla nostra vita, dal nostro quotidiano, il dono che la Chiesa ci ha fatto: nascere dallo Spirito. Ora, quello che viene indicato nel testo come Spirito, lo comprendiamo, è una dimensione che si pone come complementare alla dimensione della carne, cioè della fragilità umana. Nascere dallo Spirito è quindi “aggiungere” una nuova dimensione alla nostra umanità, partecipando profeticamente, con la nostra carne mortale, alla dimensione eterna di Dio, alla sua Risurrezione, che vive in noi grazie alla fede che ci è stata trasmessa dagli apostoli. Nicodemo, lo leggiamo all’inizio del testo, và da Gesù di notte, in uno stato di oscurità del cuore, ma Gesù illumina il suo cuore rivelandogli il senso della sua missione: offrire la possibilità di nascere dallo Spirito, perché nasciamo dallo Spirito grazie alla sua Pasqua, e quindi grazie alla fede nella Risurrezione. Ecco perché il testo conclude con queste parole enigmatiche di Gesù: “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito.” Colui o colei che nasce dallo Spirito partecipa della Risurrezione di Cristo e quindi partecipa di una vita che và oltre quella terrena: entra nella libertà che non ha limiti, facendoci scorgere profeticamente, nel presente, quello che sarà nel futuro che ci attende nell’eternità. Ricordiamoci allora che a noi, battezzati in Cristo, è stato dato il dono meraviglioso del Battesimo che ci ha resi liberi, perché ci ha fatto nascere non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Preghiamo allora, insieme, l’orazione posta a conclusione del rito di rinnovo delle promesse battesimali che abbiamo vissuto nella Veglia di Pasqua: Dio onnipotente, che nei santi segni della nostra fede rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione, per la forza vitale di quest’acqua fa’ che tutti i consacrati dal tuo Spirito siano annunziatori e testimoni della Risurrezione che sempre si rinnova nella tua Chiesa. Buona giornata! 

 

Gv 3, 1-8


Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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