In Germania la chiesa “esala” di protestantesimo ed è sempre più “arcobaleno”

SONO PROSSIME LE DUE DATE CHE CONFERMERANNO LA RIVOLUZIONARIA POSIZIONE DELLA CHIESA TEDESCA: CONDIVISIONE DELL’EUCARESTIA CON I PROTESTANTI E BENEDIZIONE DELLE COPPIE OMOSESSUALI. IL VESCOVO BÄTZING, CONTRARIO ALLA PROTESTA DEL 10 MAGGIO, HA CONFERMATO LA NECESSITÀ DI UNA RIFLESSIONE TEOLOGICA SULL’OMOSESSUALITÀ

Di Emanuela Maccarrone

Durante un incontro online, il presidente della conferenza episcopale tedesca, il vescovo Georg Bätzing di Limburg, ha criticato i funzionari vaticani che considerano il dialogo di riforma della chiesa tedesca “troppo protestante” e pericoloso per l’unità della chiesa.

Secondo il vescovo, l’unità della Chiesa può essere minacciata anche da comportamenti che “ non sono adatti per un mondo multiculturale in un’epoca culturalmente diversa. Vogliamo compiere ulteriori passi verso l’unità”, ha spiegato il prelatoriferendosi all’unione con i protestanti tedeschi.

Il 13 maggio inizierà il terzo Ökumenische Kirchentag, il Congresso ecumenico delle chiese (Ökt). Per i leader delle due confessioni religiose mons. Georg Bätzing e il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EkD), il vescovo Heinrich Bedford-Strohm,è l’occasione utile “ a confessare insieme la fede come cristiani”, accantonando le differenze che dividino.

“ L’Ökt può essere una potente esperienza ecumenica centrata su Cristo” hanno dichiarato i due vescovi. Nell’occasione, mons. Bätzing confermerà l’unità dei cristiani condividendo la Cena del Signore e l’Eucarestia con i protestantiche “ potranno ricevere la comunione”.

Intanto è prossimo l’appuntamento del 10 maggio dove la Chiesa tedesca procederà con le benedizioni anche delle coppie omosessuali.

A promuovere l’ iniziativa, ‘ l’amore vince ’, sono stati alcuni parroci di alcune diocesi tedesche ai quali hanno aderito circa 2.600 tra sacerdoti, diaconi, assistenti spirituali e referenti pastorali dissidenti.

Contrariamente a quanto ci si può aspettare, è stato lo stesso vescovo Bätzing a esprimersinei confronti di questo incontro. Con una dichiarazione del 28 aprile, il prelato ha premesso chegli omosessuali, compresi quellI che vivono l’unione, saranno sempre accoltinella Chiesa, ma ha mostrato di non gradire l’iniziativa sulla benedizione delle coppie omosessuali.

“Non considero campagne pubbliche come quelle programmate per il 10 maggio un segno utile. I servizi di benedizione hanno la loro dignità teologica e il loro significato pastorale. Non sono adatti come strumento per manifestazioni politiche ecclesiastiche o azioni di protesta”.

Il porporato ha ribadito l’omosessualità come una tematicarientrante nelle questioni attinenti alla morale sessuale cattolica, appoggiando l’idea del sinodo come luogo ideale per queste discussioni.

“Anche per quanto riguarda l’omosessualità, può essere ulteriormente sviluppata con fattibile argomenti sulla base delle verità fondamentali della fede e della morale, della riflessione teologica progressiva e anche nell’apertura ai risultati più recenti nelle scienze umane e nelle situazioni di vita delle persone di oggi”.

Le varie pressioni da parte della Chiesa tedesca, su posizioni controverse rispetto all’insegnamento della dottrina cattolica, destano il sospetto su un dato: incrementare il numero dei fedeli diminuito nel corso degli anni.

In Germania i credenti pagano una tassa (Kirchensteuer), di importo pari all’8%-9% dell’imposta sui redditi, per ricevere i sacramenti. Attraverso queste entrate, sia la Chiesa cattolica che quella protestante possono far fronte alle diverse necessità: stipendi dei preti e del personale amministrativo, costruzione o restauri di chiese, scuole e ospedali gestiti da loro e per scopi benefici. Chi vuole essere esentato dalla tassa deve firmare una dichiarazione di abbandono della Chiesa (Kirchenaustritt) che lo priva dei sacramenti, funerale compreso. Non è un caso che la Chiesa tedesca sia la più ricca d’Europa e del mondo. Un parroco tedesco percepisce in media 2.500 euro al mese di stipendio. È intuibile che meno fedeli in Chiesa voglia dire meno denaro.

 

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