Il mondo, dove impera il peccato, sarà vinto dalla nuova Pentecoste

Il mondo, dove impera il peccato, sarà vinto dalla nuova Pentecoste

Domenica di Pentecoste. Anno B

Di Padre Giuseppe Tagliareni

È la festa in cui si realizza l’antica promessa di Dio: “Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra” (Sal 103).

Lo Spirito Santo è Signore e dà la vita nuova del Risorto, che ci fa figli di Dio e suoi apostoli per diffondere il Regno; ci immette in un regime nuovo, non della carne legata alle passioni ingannatrici e alla morte, ma dello Spirito che ci infonde ogni virtù e carisma, l’unità, la concordia, il posto giusto nella Chiesa, la grazia dell’apostolato.

Il vecchiume del mondo dove impera il peccato, anche se oggi dominante, sarà vinto dalla nuova Pentecoste e vi saranno Cieli e Terra nuova.

Nessuno può spegnere il fuoco dello Spirito, ma non ci potrà mai essere intesa tra il mondo e il Vangelo, tra Cristo e Beliar, tra la vera Chiesa e i tanti Anticristi che spadroneggiano sulla scena, usando il terrore.

“E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!” (Rom 8,15).

“Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”.

Essere di Cristo e non dargli testimonianza è un controsenso. Ora, la testimonianza da dare è una sola: la verità. Oggi infatti, impera la menzogna, ma “lo Spirito della verità” è più forte.

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