L’ideologia gender, l’esasperazione del soggettivismo e la difesa dei valori non negoziabili

LA CONTRO-INFORMAZIONE DURANTE IL PROGRAMMA “POTERE AL POPOLO” DEL 04 GIUGNO 2021. NELL’INTERVENTO, ANDATO IN ONDA SULL’EMITTENTE RADIOFONICA NAZIONALE RPL, SI PARLA DI ABORTO, GENDER, DDL ZAN, FAMIGLIA E TANTO ALTRO…

A cura di Matteo Orlando

 

Per le pillole settimanali di contro-informazione oggi comincio con il 75° anniversario della Repubblica. “Se scorriamo i 75 anni di storia repubblicana cosa c’è da festeggiare?”, si è chiesto Pietro Licciardi, ricordando che la Repubblica – la cui nascita è stata solo subita da un bel po’ di italiani – si è rivelata essere una ingrata matrigna.

Questo anche a causa di alcuni politici che gli italiani hanno scelto nei decenni Per questo Don Gian Maria Comolli ha riflettuto sul come scegliere i rappresentanti politici con responsabilità e seguendo i consigli della Dottrina Sociale della Chiesa.

E la loro responsabilità, i politici, dovrebbero anche mostrarla in campo etico. I “nuovi diritti” ribaltano le verità scientifiche: dati oggettivi e biologici, ha scritto la dottoressa Sofia Prezzia. Aborto ed eutanasia sono dei crimini che nessuna legge, fatta dall’uomo, può pretendere di legittimare. Mentre Gianpiero Bonfanti ci ha ricordato che in varie città italiane, negli ultimi giorni, nel silenzio scandaloso dei grandi media, persone di diverse religioni si sono unite per la difesa dei valori non negoziabili. E sono scese in piazza anche per dire no ad un disegno di legge liberticida come è il ddl zan sulla cosiddetta “omotransfobia”.

Sempre sulla cosiddetta ideologia gender ha scritto la nostra Emanuela Maccarrone. “La dittatura gender avanza: giocattoli, libri, film e persino un indice di inclusività Lgbt per le Chiese”, ha ricordato, invitando i cattolici ad organizzarsi per difendere i loro valori! E Matteo Castagna, nel suo articolo dal titolo “Qualche spunto per un ‘grande reset’ identitario”, ha rilanciato: abbiamo visto la Prima e la Seconda Repubblica. Facciamo la Terza identitaria?

Non solo liberticida ma addirittura largamente criminale si può giudicare quanto è accaduto negli ultimi decenni in Cina tanto che gli stessi esponenti del Partito Comunista cinese se ne sono accorti. Dopo la costrizione al figlio unico, scrive Angelica La Rosa, “fallisce anche la politica dei due figli”. E adesso il regime cinese permetterà di avere fino ad un massimo di tre figli. Nel frattempo ci sono state milioni di bambine abortite. Tanti aborti che hanno accompagnato la vita anche di Bernard Nathanson, un abortista che poi è diventato pro-life ed ha raccontato cose sconvolgenti, come ci ha ricordato la nostra Maria Luisa Donatiello.

Sempre a proposito di aborto Diego Torre ha scritto che non è un “diritto sessuale e riproduttivo” ma il fare a pezzi un bimbo nel ventre materno!

Un altro problema etico è stato sollevato dall’avvocato Dalila Di Dio. Prendendo spunto dalla querelle sulla partita del cuore, nel suo articolo intitolato “Pecchini condannato per insufficienza di prove”, ha scritto che la politica è ormai ossessionata da una ridicola rincorsa a tutto ciò che sia mainstream, anche il “sessismo”.

Invita ad occuparsi del rispetto della vita il vescovo Renna che, intervistato da Bruno Volpe, ci ha ricordato che “la vita umana è sempre sacra”, e che “morire sul lavoro è inaccettabile”.

Come inaccettabile è subire delle indagini per delle affermazioni sui social. È quello che è accaduto allo storico Marco Gervasoni. Intervistato da Andrea Rossi ha dichiarato che “gli spazi di libertà in Italia sono ristretti”. Inoltre, secondo il professor Marco Gervasoni “diventa sempre più complicato distinguere, all’interno del mondo accademico, dove finisce il ruolo dello storico e dove inizia quello del militante di sinistra”.

Giuseppe Brienza ci ha ricordato che «la raccolta fiscale e la spesa pubblica assumono un’importanza economica cruciale per ogni comunità civile e politica: l’obiettivo verso cui tendere è una finanza pubblica capace di proporsi come strumento di sviluppo e solidarietà» (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 355). Spiegando le ragioni del “dovere contributivo”, il dottor Brienza ci ha spiegato che tale dovere va osservato in presenza di un fisco equo e giusto. Ma a politici e legislatori, andrebbe ricordato che il principio vale non solo per gli individui, le famiglie e le imprese, ma anche per le multinazionali! A cominciare dai colossi del web… che quasi mai finiscono nell’occhio del ciclone. Cosa che è successa, invece, al senatore della Lega Simone Pillon.

Su Facebook, riprendendo la notizia della decisione dell’università Aldo Moro di Bari di ridurre, dal prossimo anno accademico, del trenta per cento le tasse per le ragazze che si iscriveranno ai corsi di laurea in cui il tasso di frequenza femminile è più basso rispetto a quello maschile, Pillon si è limitato ad affermare che tra maschi e femmine vi sono differenze oggettive, riguardanti anche l’ambito della scelta. Tale affermazione ha scatenato una valanga di inutili polemiche visto che, come ha scritto Maria Bigazzi, non solo Pillon era libero di esprimere il proprio pensiero, libertà che dovrebbe essere garantita a tutti, e non solo a certe categorie, ma in più si è basato su studi scientificamente provati che mostrano le differenze tra maschi e femmine.

Differenze che, evidentemente, hanno dimenticato in Svezia, dove la Chiesa nazionale luterana si è dichiarata ‘trans’, qualunque cosa significhi… Evidentemente in Svezia fanno finta di non conoscere quanto ha riportato Emanuela Maccarrone sulla cosiddetta “Transizione gender”. Infatti molti si pentono e fanno marcia indietro. In Italia, invece, mons. Calogero D’Ugo, intervistato da Diego Torre, ci ha ricordato che “la teoria gender è l’esasperazione del soggettivismo” e che il ddl Zan è “una clava giuridica” contro chi non la pensa come loro…

Come rischia di diventare una clava il vaccino, tanto che Daniele Trabucco ha scritto che l’obbligo vaccinale per i sanitari non soddisfa il limite del rispetto della persona umana.

Passando ad alcune notizie dall’estero, Umberto Spiniello ci ha svelato che una nuova minaccia per l’Occidente sta per arrivare dall’Africa. L’Isis si sta ristabilendo in Africa e sta pure sconfiggendo gli altri fanatici terroristi islamici di Boko Haram. E per l’Europa questa è una pessima notizia.

L’onorevole della Lega Vito Comencini, da parte sua, ha chiesto al governo italiano di attivarsi in Niger contro il terrorismo islamico, visto che l’Italia è lì presente con un contingente militare.

Sempre guardando alle notizie estere, Giuseppe Brienza ci ha ricordato il 40° anniversario della morte del primate Stefan Wyszyński e il fatto che la Polonia cattolica gli ha reso un grande omaggio, a cominciare dal presidente Andrzej Duda. Come sapete il cardinale è stato lungamente perseguitato dal regime comunista.

Concludendo con qualche notizia di taglio culturale, mentre Giuseppe Brienza ci ha ricordato l’AlterFestival, una tre giorni che si è tenuta a Verona contro il Pensiero Unico, padre Enzo Vitale ci ha consigliato il libro “L’arte di utilizzare le proprie colpe” di San Francesco di Sales, mentre Angelica La Rosa ci ha ricordato “La moneta dell’inganno”, il romanzo d’esordio di Attilio Negrini, che racconta certe trame torbide – e vere – con un linguaggio romanzato, un thriller cattolico sorprendente, tra gesti simbolici e Massoneria.

 

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